Attualità - 09 agosto 2024, 19:28

Parco eolico nell'entroterra, Scajola convoca la società proponente 18PIUENERGIA

"Aprioristicamente non sono contrario, ma dovrà essere realizzato secondo le esigenze del territorio", dice l'ex ministro. Nominata una commissione di 4 saggi che dovrà interloquire col ministero

Parco eolico nell'entroterra, Scajola convoca la società proponente 18PIUENERGIA

La Provincia convocherà i rappresentanti della società 18PIUENERGIA di Breno, in provincia di Brescia, la ditta che ha presentato al Mise il progetto per la realizzazione di un parco eolico nell'entroterra imperiese, capace di 32 aerogeneratori di potenza ciascuno pari a 6,2 MW e aventi l’altezza al mozzo pari a 125 m e diametro rotore pari a 162 m. 

La decisione è stata presa stasera in un vertice tra il presidente Claudio Scajola e i sindaci dei comuni interessati,  Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, San Lorenzo al Mare e Costarainera.

"Aprioristicamente non sono contrario -ha dichiarato Scajola -  ma dovrà essere realizzato secondo le esigenze del territorio, espresse dai sindaci".  A tal proposito è stata nominata una commissione di "5 saggi", che avranno il compito di elaborare diversi quesiti da sottoporre al ministero.

Si tratta dei sindaci di Rezzo Renato Adorno, nella veste anche di presidente dell'Unione dei comuni della valle Arroscia, Giuseppe Rebuttato (Dolcedo), Enrico Pira (Pieve di Teco), Eliano Brizio i consigliere provinciale all'Entroterra,

L’impianto è previsto al di sotto dei crinali montani che fanno riferimento al monte Guardiabella, monte Moro e monte Follia. Il progetto prevede la realizzazione di una sottostazione elettrica, con collocazione sul territorio comunale di Borgomaro, nei pressi dell’aerogeneratore 01 e delle relative opere di connessione che collegheranno il parco eolico alla sottostazione elettrica Terna di Albenga. Tra le opere progettate è previsto inoltre l’adeguamento viario, delle strade di accesso al sito in particolare dalla  frazione San Bartolomeo di Pieve di Teco fino al parco e la realizzazione della strada di accesso a Costarainera. In termini di impatti ambientali la componente maggiormente suscettibile all’intervento risulta essere quella paesaggistica in quanto il progetto prevede la modifica dell’orizzonte  delle aree interessate. 

Nel territorio oggetto della realizzazione del parco eolico è presente un impianto di estrazione minerario Cava Pian del Bue. L’inserimento del campo eolico è particolarmente agevolato dalla quasi assenza di antropizzazione, infatti l’area di influenza con raggio di 500m esclude quasi del tutto la presenza di fabbricati residenziali.

Oltre i 500m l’effetto dei generatori non è quasi udibile in quanto la distanza produce l’effetto di attenuazione al di sotto del rumore di fondo naturale. Oltre i 500m circa è probabile che altre fonti di rumore intervengano ad influenzare lo stato acustico dei luoghi oppure il la propagazione del rumore evolve verso l’attenuazione. 

No" al progetto del parco eolico sono arrivati, oltreché dai sindaci, dall' Unione dei Comuni della Valle Arroscia e dal Parco delle Alpi liguri

Entro fine agosto l'assessorato alla Tutela del paesaggio della Regione Liguria esprimerà pure lei un parere negativo sull'operazione. 

Anche l'assessore regionale alla Tutela del paesaggio e all'Urbanistica, infatti,  ha subito convocato un tavolo tecnico dal quale sono emerse diverse incompatibilità, perché il progetto va in contrasto con le norme del piano territoriale di coordinamento paesistico. "Trentadue pale eoliche, di altezza superiore ai duecento metri avrebbero un impatto non tollerabile dal punto di vista tecnico ambientale su un territorio montano particolarmente fragile - sottolinea Marco Scajola - perciò i settori suddetti daranno parere contrario".

Diego David

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