Attualità - 09 agosto 2024, 18:30

Fa troppo caldo, in Liguria lavoratori a rischio: al via misure preventive

Scatta il divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16 nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini

Fa troppo caldo, in Liguria lavoratori a rischio: al via misure preventive

Fa troppo caldo. In tutti i comuni della regione con popolazione superiore ai 10.000 abitanti (pari al 71% della popolazione residente) il rischio per i lavoratori è alto e, pertanto, si impone il divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16, nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole. Lo stabilisce un'ordinanza odierna del presidente ad Interim di Regione Liguria, la n. 2/2024.

 

Dopo quello di oggi, sarà ancora bollino arancione per la giornata di domani e bollino rosso per domenica 11 agosto nel comune di Genova. Il bollettino del Centro di competenza nazionale (Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute), a cura del Ministero della salute e della protezione, ha diramato i codici colore per i prossimi giorni nelle principali città italiane, attribuendo il livello di rischio più alto per il capoluogo ligure nella giornata di domenica. Per questa ragione nella giornata di oggi si è svolta la riunione del COC (centro operativo comunale) per l’adozione di una serie di misure con lo scopo di prevenire gli effetti delle ondate di calore, a cui hanno partecipato, gli assessori alla sanità e alla protezione civile di Regione Liguria e gli assessori ai servizi sociali e protezione civile del Comune di Genova, il referente di Alisa del centro di competenza nazionale per la prevenzione delle ondate di calore. Le temperature percepite nel comune di Genova, peraltro, hanno raggiunto già nella giornata di oggi i 40 gradi e si prevedono condizioni analoghe anche nei prossimi giorni.

Il numero verde regionale InformAnziani 800 593 235 è valido su tutto il territorio regionale, risponde 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 ed è a disposizione delle persone più fragili o anziani in difficoltà per la consegna dei farmaci o della spesa a domicilio. A svolgere il servizio sono i custodi sociali, presenti in tutta la Liguria, a cui si affiancano anche i volontari per il monitoraggio telefonico e per un servizio di compagnia telefonica.

L’assessorato alla Sanità ricorda anche che le condizioni climatiche di questi giorni rendono poi necessaria anche una stretta sorveglianza clinica dei soggetti ospiti delle strutture sociosanitarie: la maggior parte degli eventi negativi dovuti ad ondate di calore in un ambiente tutelato, come le strutture ospedaliere e gli istituti che erogano assistenza sociosanitaria, è efficacemente contrastabile predisponendo misure di prevenzione, un attento monitoraggio ed un pronto intervento.

I più importanti interventi di prevenzione all’interno delle strutture di assistenza riguardano:

TEMPERATURA E UMIDITA’ RELATIVA

• È raccomandato il monitoraggio di temperatura e umidità dei locali che non devono in nessun caso superare i 24°C e 61% di Umidità relativa, oppure i 25°C e 62% di Umidità relativa

• Di conseguenza va regolata la climatizzazione affinché rimanga all’interno di questi limiti, senza scendere al di sotto dei 24°C. La climatizzazione dovrebbe essere estesa a tutte le aree di degenza o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro. Temperature superiori ai limiti indicati portano alla inibizione dell’uso delle palestre riabilitative (che dovrebbero appunto essere dotate di climatizzazione);

• in caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 6 ore diurne nelle aree climatizzate;

• L’apporto di acqua deve essere monitorato e regolato a seconda delle condizioni cliniche. In assenza di cardiopatie e nefropatie l’apporto di acqua deve essere intorno a 1500 mL/die;

• Rivedere con il personale i protocolli di intervento riguardanti la disidratazione, i colpi di calore e le ipertermie;

• Particolare attenzione alle persone affette da deterioramento cognitivo sia perché non spesso non avvertono il senso della sete, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che per l’attività anticolinergica riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne, attivarsi per promuovere protocolli di intervento alternativo per i disturbi comportamentali che possono essere anche sintomi legati alla disidratazione;

• per lo stesso motivo considerare con attenzione la somministrazione per via generale di farmaci ad attività anticolinergica.

• Il menù deve essere leggero evitando grassi animali e condimenti e preferendo ortaggi, legumi e frutta

• Mettere gratuitamente a disposizione dei pazienti acqua da bere.

• L’attività motoria deve avvenire solo in ambiente climatizzato

A questo link è possibile raccogliere le informazioni sul piano caldo di Regione Liguria, con lei regole comportamentali in grado di limitare l'esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione e ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).

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