Una nonna speciale e amatissima. Anna Dalmasso, per tutti "nonna Anna", da anni scrive fiabe per bambini e le racconta, incantandoli con la sua teatralità e dolcezza.
“Io non sono una scrittrice, solo una nonna che racconta. Mi sono mancate le favole quando ero bambina e ho cercato di riparare non facendole mancare ai miei nipoti e ai bimbi che ho incontrato nella mia vita”.
Nonna Anna, che porta splendidamente i suoi 80 anni, ha insegnato una materia particolare: è stata libera docente di drammatizzazione, applicata nella scuola per bambini con difficoltà di apprendimento. Ha insegnato anche ad altre docenti, lavorando in istituti di Cuneo e, negli ultimi anni, a Caraglio. Ha iniziato a scrivere durante il Covid e ha giù pubblicato "Cento racconti" e "Pippetto il topolino che voleva diventare umano"
Non racconta solo a Cuneo o nel reparto di Pediatria dell'ospedale Santa Croce, ma anche presso il Camping Lino a Cervo, nell'imperiese. Dove passa qualche settimana ogni estate.
Un posto che per lei è ormai casa, dove la conoscono tutti e dove i bambini la aspettano, di anno in anno. Crescono, ma alle sue favole non riununciano. Anna riesce a coinvolgere anche i numerosi bambini stranieri, ai quali dà il testo nella loro lingua, perché possano seguire ciò che viene recitato e narrato.
In questa estate, trascorsa in un appartamento e non più in campeggio, ma comunque a poca distanza, nonna Anna ha preso una bruttissima influenza e non è riuscita ad essere presente nelle serate al camping Lino, dai suoi affezionati piccoli ascoltatori.
E' lei stessa a raccontare, visibilmente emozionata, la bellezza di quello che è successo. Chiusa in casa, febbricitante e sofferente, non è stata abbandonata dalle famiglie del campeggio, che ogni giorno la contattavano rendendosi disponibili a comprare farmaci, a portarle la spesa, a farle compagnia.
I suoi bambini hanno fatto ancora di più. Hanno organizzato, come ogni anno, un piccolo mercatino. Braccialettini, disegni, pietre decorate... cose semplici, per racimolare qualche spicciolo e comprarsi magari il gelato, ancora più buono se guadagnato.
Il mercatino di questa estate esponeva anche i libri di nonna Anna. I bambini hanno infatti deciso di donare tutti i soldi raccolti dalle vendite all'Abio di Cuneo, a cui nonna Anna è molto legata. Hanno pensato ai bambini in ospedale, quelli meno fortunati di loro, dell'ospedale di Cuneo, dove vive questa nonna adottiva che li accompagna e li invita a sognare da tanti anni.
E' commossa, nonna Anna, quando ce lo racconta. "Mi hanno portato la busta a casa. Scritti sopra, i loro pensierini. E' stato un momento davvero emozionante. Uno di loro, di appena quattro anni, ha aggiunto un euro, me lo ha dato per far guarire i bambini. E' difficile spiegare quanto questi gesti siano per me speciali".
Una grande accoglienza anche la prima volta che, dopo la brutta influenza, è finalmente riuscita ad andare in spiaggia. Applausi, abbracci e tantissima tenerezza... "Anche le mamme mi vogliono bene perché mi dicono che do tanto ai loro bambini. E' vero e ne sono molto felice. Do, certo, ma quello che ricevo è molto di più".