Eventi - 02 agosto 2024, 14:27

Sanremo: Rock in the Casbah riunisce a San Costanzo volti noti e nuove gemme della musica ponentina (Foto)

Anche nella sua 25ª edizione resta sempre quell’appuntamento non detto per chi ama la musica e chi la fa

Le immagini della serata (foto Giulia Russello)

Le immagini della serata (foto Giulia Russello)

Le emozioni sembrano tangere fortemente tutto ciò che è questo venticinquennale di Rock in the Casbah. Una serata intensa, forte, capace di farsi ascoltare con Edoardo Cinalsky e la sua voce così particolare, di estensione enorme, capace di continuare col progetto Amado da Ventimiglia. Diego Pani, chef sopraffino, ha sempre suonato e cantato, ed ora la sua musica decolla davvero: Riviera Airlines recita il titolo del suo LP. Un girovagare nei meandri della propria vita, dei propri luoghi, tanta Ventimiglia nei suoi testi, tanta realtà ed ironia, come Cattelan, brano che induce ad un dito medio verso il cantante stesso. Che dire di Jolie? Lei è famiglia vera, la fotografa di tante luci e tante sere, sul palco sembra una piccola grande Alanis Morrisette o addirittura Janis Joplin. Un lavoro di anni di testi buttati giù con la chitarra ora resi enormi grazie all’apporto dell’arrangiamento di Francesco Genduso. Un rock spesso potente, fulminante, poi dolce, seducente: vera cifra stilistica di Giulia Russello.

Ed arriva il turno di Nicholas’ Groowers. Padrone della black music per intero, capace di passare attraverso tutte le corde del genere. Una sostanza soul, spesso condita dall’hip hop, accenni in levare reggae e addirittura il blues a terminare con Mannish Boy di Muddy Waters giocato con tutta l’energia del Chicago Blues, primo esempio di elettrificazione nel mondo black.

Termina la “grande botta” dei Nomoremario. Un rock con tutte le influenze 90 possibili, Sonic Youth, Primus, Mudhoney, Melvins, tutto insieme impastato con pazienza e grande attitudine. Scelta importante quella di finire con la compagine più rock della serata, tanto per ribadire che è davvero Rock in The Casbah, dove non si paga ma si poga, cosa avvenuta con precisione. Black Mamba è un brano davvero folgorante per il suo ritmo, la sua energia e la sua psichedelica latente.

E si respirava tanta aria di ritrovo, genti di musiche passate, compagni di scuola, tutto, come se quella piazza fosse stato l’appuntamento non detto per tutti. In realtà, probabilmente, tutti desiderano davvero partecipare, essere parte di quella grande onda da vivere, essere parte di 25 anni di musica live, essere parte di Rock in The Casbah.

Redazione

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