Le dimissioni di Giovanni Toti hanno gettato scompiglio nella politica, a livello regionale e non solo. Da tempo si aveva la sensazione che l'epilogo di tutta la vicenda che ha riguardato l'ormai ex presidente della regione Liguria sarebbe stato questo, ma fino a quando non arriva l'ufficialità la percezione è sicuramente diversa.
Anche le segreterie provinciali dei partiti di Imperia avevano atteso prima di valutare attivamente come orientarsi, perché, come sottolineano praticamente tutti i segretari, fino a quando non fosse stata ufficiale la rinuncia di Toti lavorare sulle elezioni sarebbe stato prematuro.
Con le dimissioni si apre la corsa alle urne per decidere da chi sarà composta l'amministrazione che guiderà la Liguria per i prossimi cinque anni: una sfida che vedrà i partiti in prima linea, a dover comporre delle liste che possano garantire sia rappresentanza dei territori sia il maggior afflusso possibile di voti, senza dimenticare la scelta dei candidati alla presidenza. Le decisioni dovranno poi essere prese in tempi rapidi, dato che secondo quello che prevede la legge le elezioni dovranno essere svolte entro 90 giorni dalla ratifica delle dimissioni; vale a dire che i liguri saranno chiamati alle urne l'ultima settimana di ottobre.
Il focus sarà chiaramente sulle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, dove da un lato parrebbe che la Lega punti alla guida della Regione, probabilmente con la proposta di Edoardo Rixi, attuale vice di Matteo Salvini alle Infrastrutture; dall'altro invece Matteo Renzi ha comunicato che Italia viva si affiancherà al centrosinistra presentando una candidatura congiunta, che potrebbe essere quella di Andrea Orlando del Pd. Per il momento non è stato presentato ufficialmente nessun nome e molto probabilmente si aspetteranno gli incontri tra i vari segretari provinciali, insieme a quelli regionali e alle indicazioni da Roma, prima di annunciare i nomi tra cui gli elettori saranno chiamati a scegliere, e anche nella provincia di Imperia è iniziata la corsa.
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