Economia - 25 luglio 2024, 07:00

Quante tasse paga un'azienda in Italia?

La tassazione aziendale in Italia rappresenta una delle tematiche più complesse e pressanti per le imprese, a causa di un sistema fiscale tra i più gravosi a livello internazionale, le aziende italiane sono chiamate a versare una notevole quota del loro utile nelle casse dello Stato.

Quante tasse paga un'azienda in Italia?

La tassazione aziendale in Italia rappresenta una delle tematiche più complesse e pressanti per le imprese, a causa di un sistema fiscale tra i più gravosi a livello internazionale, le aziende italiane sono chiamate a versare una notevole quota del loro utile nelle casse dello Stato. Queste imposizioni, se non gestite adeguatamente, possono compromettere la stabilità finanziaria delle imprese, motivo per cui, comprendere appieno il sistema delle imposte è fondamentale per adottare strategie efficaci volte a minimizzare il carico fiscale.

È importante notare che la riduzione delle tasse non implica pratiche illegali come l'evasione fiscale, ma una pianificazione fiscale accurata e nella norma. È fondamentale quindi, una visione d'insieme delle principali imposte che gravano sulle aziende in Italia, capire come vengono calcolate e sottolineando l'importanza di una gestione fiscale accurata. 

Come avviene il calcolo delle principali tasse italiane

Le principali tasse che gravano sulle aziende italiane includono IRPEF, IRES e IRAP, oltre a ulteriori tributi minori. L'IRPEF, imposta progressiva sul reddito delle persone fisiche, prevede aliquote che variano dal 23% al 43% in base al reddito. L'IRES, imposta sul reddito delle società, si applica con un'aliquota fissa del 24%. L'IRAP, imposta regionale sulle attività produttive, ha un'aliquota che generalmente si aggira intorno al 3,9%, ma può variare leggermente a seconda delle decisioni regionali.

Oltre a queste imposte principali, le aziende devono affrontare contributi INPS, il diritto annuale della Camera di Commercio e altre tasse minori. Per calcolare queste imposte, è fondamentale comprendere i vari algoritmi: l'IRPEF si basa sulla differenza tra costi e ricavi, l'IRES sull'utile contabile rettificato dalle variazioni fiscali, e l'IRAP sul valore della produzione netta.

Diverso discorso per le società in accomandita semplice: come spiegato da Soluzione Tasse, una SAS è soggetta a diverse tipologie di imposte. Tra queste, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) con un’aliquota del 3,5%. Il reddito prodotto è tassato tramite l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), imputato ai soci in base alle loro quote: le aliquote IRPEF variano dal 23% al 43%. 

Esempi pratici di calcolo

Per comprendere appieno l'impatto della tassazione sulle aziende italiane, è utile analizzare esempi pratici che evidenziano come le diverse forme giuridiche influiscano sul carico fiscale complessivo.

Consideriamo una ditta individuale con un utile di 95.000 euro. In questo caso, le imposte da pagare includono l'IRPEF e i contributi INPS. L'IRPEF, applicata con aliquote progressive, può comportare un prelievo di circa 36.170 euro. I contributi INPS ammontano a circa 24.624 euro. In totale, il carico fiscale si attesta intorno ai 60,79%, rappresentando una significativa porzione dell'utile d'impresa.

Per una società in nome collettivo (SNC) con due soci, l'utile di 95.000 euro viene anch'esso gravato da IRPEF, IRAP e contributi INPS. L'IRPEF per i due soci, considerati anche eventuali addizionali comunali e regionali, può arrivare a circa 22.207 euro. L'IRAP, con un'aliquota del 3,9%, comporta un ulteriore prelievo di circa 3.705 euro. I contributi INPS per i due soci ammontano a circa 22.886 euro. Complessivamente, il carico fiscale raggiunge il 51,37%.

Una società a responsabilità limitata (SRL) con lo stesso utile di 95.000 euro deve affrontare IRES, IRAP, e l'imposta sostitutiva sugli utili distribuiti, oltre ai contributi INPS dei soci amministratori. L'IRES ammonta a circa 22.800 euro, calcolata con un'aliquota del 24%. L'IRAP comporta un prelievo di circa 3.705 euro. L'imposta sostitutiva sugli utili distribuiti, applicata con un'aliquota del 26%, ammonta a circa 17.808 euro. I contributi INPS per i due soci amministratori sono circa 22.886 euro. Il totale del carico fiscale per la SRL può arrivare a circa 70,65%, il che rappresenta un considerevole esborso di denaro.

Diventa sempre più chiaro che la gestione attenta e una pianificazione fiscale strategica sono essenziali per ottimizzare il peso fiscale e garantire la sostenibilità economica dell'azienda.

Richy Garino

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