"Purtroppo ancora una volta il nome della nostra città è presente negli atti di un’inchiesta giudiziaria per mafia". Lo scrive in un post “Diano Domani” in riferimento all’indagine della DDA sull’appalto del nuovo asilo per un milione di euro; un’operazione finanziata con i fondi del Pnrr.
"Augurandoci che non vengano accertate irregolarità nella procedura di affidamento dell’appalto per la costruzione di un nuovo asilo nido a Diano Marina (a cui soltanto il nostro gruppo in consiglio comunale si è opposto), noi continuiamo a invocare la trasparenza, principio indispensabile per chi amministra la cosa pubblica a cominciare dalla GM Spa", sottolineano i consiglieri di Diano Domani Francesco Parrella e Micaela Cavalleri.
Il nuovo asilo nido, i cui lavori sono partiti, nei mesi scorsi, vedrà una superficie di circa 1600 mq, realizzato con una struttura di due sezioni per 40 bambini con relativi laboratori, refettori e servizi. Come spiegato dal progettista, l’orientamento segue il contesto urbano e adatta l’esposizione agli orientamenti che sono una parte fondamentale del progetto.
La scuola avrà una importante attenzione all’energia sostenibile con la presenza di pannelli solari integrati nelle falde al fine di creare un valore aggiunto. I costi dell’intervento sono di 995mila euro per in quadro compressivo di 1 milione e 300mila euro da realizzarsi in 12 mesi.
Ma ora la DDA vuole vederci chiaro visto che ha acceso un faro su questo appalto come filone di un’inchiesta che ha portato in carcere due imprenditori che sarebbero legati a clan mafiosi.
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