Prima uscita ufficiale con la fascia tricolore, per il neo Sindaco di Sanremo, Alessandro Mager. Dopo averla indossata la prima volta nella piccola cerimonia del passaggio di consegne con l’ex primo cittadino, Alberto Biancheri, nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco ha partecipato alla cerimonia delle ‘Mescie’, una tradizione che risale alla prima metà del settecento.
Alla Concattedrale di Sanremo, officiata dal Vescovo Mons. Antonio Suetta, è stato ricordato come i sanremaschi provvedevano direttamente al mantenimento dei canonici e al decoro della chiesa e delle funzioni, mediante il conferimento della quarantesima parte di orzo, frumento, lino, vino, fichi ed erbaggi. Era praticamente l'8 x mille di quasi tre secoli fa.
Ma, per lo spaventoso impoverimento della città dovuto alle vessazioni e alle ruberie operate dai governatori genovesi a seguito della rivolta del 1.754, divenne estremamente oneroso per i sanremaschi onorare questo impegno. Fu allora che il Canonico Giuseppe Morardo, attingendo al suo consistente patrimonio, liberò i matuziani da questa usanza versando al Capitolo dei Canonici una cospicua somma che li liberava per sempre dall'impegno.
Si trattava naturalmente di derrate secche, perché dovevano servire per molti mesi. Anche i fichi quindi erano secchi, perché di lunga conservazione. Per ricordare questa consuetudine la Famija Sanremasca da molti anni offre simbolicamente un sontuoso cesto di ghiotte ‘mescìe’ (Fichi fioroni), anche in accordo col detto sanremasco che recita ‘San Sci cen de mescle’ ossia: in concomitanza con la ricorrenza di San Siro, c'è abbondanza di fichi fioroni.
(Foto di Roberto Pecchinino)