Politica - 05 luglio 2024, 17:09

Non si placa il botta e risposta: il M5S a Salesi (PD) "Lasciare libertà di voto è essere di destra?"

"Un bel silenzio non fu mai scritto da parte dei vertici locali del PD che si dimostra già insofferente per le critiche piovute da più parti"

Non si placa il botta e risposta: il M5S a Salesi (PD) "Lasciare libertà di voto è essere di destra?"

“Provo stupore per le dichiarazioni di Salesi dalle quali si apprende che lasciare libertà di coscienza agli elettori al ballottaggio equivalga a dichiararsi di destra. L’esponente PD sembra intendere che i voti degli elettori possano essere indirizzati in blocco (bufala smentita dai numeri del ballottaggio, dove Rolando ha perso anche a causa di circa 700 preferenze ‘mancanti’ rispetto al primo turno) logica che ricorda il malcostume dei pacchetti di voti che pensavo fossero più frequenti a destra, ma che il PD evidentemente non disdegna”.

Interviene in questo modo Lorenzo Trucco, Coordinatore provinciale Movimento 5 Stelle, rispondendo al segretario sanremese del PD, Gianni Salesi. “La verità – prosegue - è che con la percentuale ottenuta al primo turno il PD non avrebbe neppure preso posto in consiglio comunale in opposizione e tutto il frenetico lavoro di alleanza col candidato civico ha invece avuto il primario obiettivo, raggiunto, di ribaltare la situazione e tornare ad amministrare nonostante Mager e Rolando fossero, a loro detta ‘facce della stessa medaglia’. Le alleanze però sono più trasparenti quando sono fatte prima del voto, e a tal proposito ricordo un PD famelico di coalizioni a settembre 2023 e molto indispettito quando il Movimento 5 Stelle non gli ha concesso ‘carta bianca’ a differenza di Progetto Comune, che invece si è fidato ciecamente della proposta ma al ballottaggio ha deciso come il M5S di lasciare libertà di coscienza: anche loro sono di destra? Oppure Salesi intende adottare due pesi e due misure a seconda del livello di fedeltà?”

“Insomma – termina Trucco - un bel silenzio non fu mai scritto da parte dei vertici locali del PD che si dimostra già insofferente per le critiche piovute da più parti - anche da sinistra, non soltanto dal M5S - per le modalità del patto con Mager. Restiamo in attesa delle prossime nomine e, soprattutto, dei ‘fatti’ di questa neonata amministrazione dai grandi intenti programmatici: l’esordio non promette bene”.

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