Politica - 05 luglio 2024, 22:46

L'associazione 'Imprese per Sanremo' analizza il voto di giugno, durissimo attacco a Fratelli d'Italia

"E' mancata coesione all'interno del centro destra, in cui ognuno è stato impegnato a difendere il proprio orticello, a caccia di voti nel proprio territorio, a fare magheggi per metter fuori gioco i compagni di lista"

L'associazione 'Imprese per Sanremo' analizza il voto di giugno, durissimo attacco a Fratelli d'Italia

“Dopo la rabbia, la delusione e lo sconforto a seguito della sconfitta elettorale e dopo l'insediamento della nuova giunta comunale, a mente fredda facciamo un analisi di quanto accaduto”. Sono le parole dell’associazione ‘Imprese per Sanremo’, dopo le consultazioni amministrative di giugno per le quali ha sostenuto, in particolare sui social, la candidatura di Alessio Graglia (Lega).

“Vogliamo per un momento tralasciare la questione Fellegara’Mager – prosegue - alias il re delle poltrone e l’avvocato che ha vinto dopo aver fatto l’inciucio col PD, ma riflettere su quanto accaduto all'interno della nostra coalizione. Ci pare evidente che primariamente sia mancata coesione all'interno del centro destra, in cui ognuno è stato impegnato a difendere il proprio orticello, a caccia di voti nel proprio territorio, a fare magheggi per metter fuori gioco i compagni di lista, senza mettere tutte le energie sul bene comune, che era solo ed esclusivamente uno: Rolando sindaco! Pensiamo ad esempio quando siamo stati attaccati dalla coalizione di Mager e nessuno é venuto in nostro sostegno, anzi, qualcuno si é pure dissociato da noi e lo ha prontamente voluto far sapere a tutta la città con comunicati stampa a dir poco squallidi e imbarazzanti. Pensiamo poi al tempo perso da qualcun altro nel preoccuparsi in quale schieramento si sarebbe dovuto candidare il nostro vice Presidente, Alessio Graglia, quando le stesse energie sarebbero state meglio spese nel dare spinta alla coalizione di centro destra”.

“Non sono stati messi gli uomini migliori all’interno delle liste, alcuni di quelli ‘buoni’ sono stati addirittura scartati o messi da parte,  per paura che potessero magari arrivare davanti. Proprio cosi: numeri alla mano é mancato il vento che doveva soffiare dai partiti, e che avrebbe dovuto portare Sanremo ad eleggere Gianni Rolando sindaco”.

L’associazione attacca durante Fratelli d’Italia: “Giusto per fare un semplice esempio ci chiediamo come sia possibile che un partito come Fratelli d'Italia alle europee a Sanremo abbia preso il 37,7% mentre alle comunali si è fermato solamente al 13,5%! Un partito che a livello nazionale ha ripetutamente tradito gli italiani con l’invio di soldi e aiuti all’attore Nato Zelensky e all’Ucraina, in un momento in cui gran parte degli gli Italiani faticano a metter insieme il pranzo con la cena. Un partito che guida il Governo che ha predisposto e imposto assurde sanzioni alla Russia che hanno danneggiato gravemente l’economia italiana e i cittadini stessi. Un partito che guida il Governo che ha letteralmente triplicato le spese degli Italiani. Un partito che guida il Governo che ha reso le città del nostro paese invivibili e pericolosissime a causa degli sbarchi continui di extracomunitari. Un partito che guida il Governo che ha appoggiato e avallato sempre e comunque le scellerate e folli politiche militari degli Stati Uniti anche in occasione del conflitto Israelo/palestinese. Insomma altro che patriota, Giorgia Meloni dovrebbe chiedere scusa agli italiani per ciò che ha fatto, per ciò che ha millantato in campagna elettorale e che poi non ha mantenuto una volta insediatasi al Governo. Un partito il suo, che nonostante abbia vissuto un periodo di massimo splendore a livello nazionale, ora prende scoppole ovunque in giro per l’Italia (un esempio ne sono i ballottaggi che si sono svolti circa 15 giorni fa e che nelle grandi città sono andati quasi tutti al centro sinistra) e che invece a livello comunale ha clamorosamente e miseramente fallito, non riuscendo nemmeno a raggiungere la percentuale che tutti si aspettavano, e cioè quel 18-19% che avrebbe decretato probabilmente la vittoria al primo turno di Rolando e voleva semplicemente dire fare il ‘compitino’ come tutta Sanremo chiedeva, voleva e si auspicava”.

“In virtù di tutto ció ci interroghiamo su cosa voglia fare a livello locale il centro destra – va avanti Imprese per Sanremo – ed è giunto il momento di riflettere se andare avanti con questi rappresentanti che hanno portato inesorabilmente tutti quanti alla sconfitta o se dare una sferzata di novità con giovani ambiziosi che vogliano invertire questa rotta. Un’ultima ma significativa riflessione ed un pensiero: andando avanti di questo passo non soltanto si perde, ma si continuerà inesorabilmente a perdere per i prossimi anni. Perché se è vero che Rolando ha perso per soli 460 voti e anche vero che se non si è vinto ora non si potrà vincere mai più visto che questa volta c’era tutto per poter vincere in teoria e liberare finalmente la città dalla ‘tirannia’ Biancheri. C’era il candidato migliore possibile, il partito che guida attualmente il governo e che in teoria avrebbe dovuto trascinare la coalizione alla vittoria finale, e soprattutto c’era una città a pezzi, vuota, decaduta, desolata, sporca e caotica, con un turismo ai minimi storici, lasciata in eredità dalla vecchia disastrosa amministrazione comunale. Sanremo voleva cambiare, ma non ha avuto per l’ennesima volta la forza di cambiare! Rolando avrebbe dovuto vincere al primo turno con almeno quattro/cinquemila voti di scarto, e invece ha addirittura perso! Noi nel nostro piccolo (e tanti altri) abbiamo provato a mostrare tutte le magagne possibili e immaginabili ma ciò non è servito per vincere. Del resto se il centro destra perde a Sanremo da più di quindici anni un motivo ci sarà pure!”

“Dal canto nostro – termina - noi continueremo a vigilare per la nostra città e a dare battaglia come abbiamo fatto negli ultimi anni contro qualsiasi tipo di ingiustizia e contro un eventuale ennesima cattiva amministrazione. Sempre pronti ad intervenire e sempre con gli occhi della tigre”.

Redazione

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