Politica - 04 luglio 2024, 07:21

Sanremo: per Mager una 'giunta con la toga', ora inizia la 'partita' dei posti di sottogoverno. Il punto

Sanremo al Centro guarda alle partecipate per ottenere altra visibilità: Casinò e Amaie Energia su tutte. Scontata la richiesta di una presidenza. Ma quale?

Sanremo: per Mager una 'giunta con la toga', ora inizia la 'partita' dei posti di sottogoverno. Il punto

E' una giunta con la toga quella che segna l'inizio dell'era-Mager, dopo il ‘regno’ Biancheri (10 anni di fila): quattro assessori su sette sono avvocati, come lo stesso neo sindaco, noto penalista. Che, ovviamente, non ha scelto consultando gli elenchi forensi, ma affidandosi ai criteri guida ripetuti fino alla noia in campagna elettorale.

Meriti acquisiti sul campo (preferenze) e competenze. Il caso ha agevolato la sua profezia (allora una speranza) espressa ai nostri microfoni nel vivace confronto per il ballottaggio: "Sanremo ha più bisogno di un avvocato che di un capo cantiere...", rivolgendosi al rivale, l'ingegnere Gianni Rolando, poi sconfitto per 460 voti di differenza.

Due legali li ha pescati nella lista di riferimento diretto, Anima, Alessandro Sindoni (turismo, sport e manifestazioni), recordman di consensi, ed Enza "Chicca" Dedali (cultura, centri storici, Sinfonica, frazioni e patrimonio); uno da Idea Sanremo, Massimo Donzella (lavori pubblici, viabilità, urbanistica e arredo urbano); e uno indicato dal Pd, Lucia Artusi (attività produttive, demanio e fondi europei). Per il resto, ha piazzato un commercialista alle finanze e alle partecipate (più il personale), Giuseppe Sbezzo Malfei, primo degli eletti in Forum Sanremo; un'imprenditrice del settore agricolo, Ester Moscato, top woman di preferenze con Anima, all'assessorato all'ambiente, al verde e alla floricoltura; e a un sindacalista attento ai bisogni primari dei cittadini (specie dei meno abbienti), Fulvio Fellegara, con il quale ha stretto l'accordo programmatico decisivo per la vittoria al secondo turno, ha assegnato le deleghe all'ambito sociale, ai servizi demografici e cimiteriali, con l'aggiunta della carica di vicesindaco.

Da uomo concreto, di poche parole al di là delle arringhe pronunciate nelle aule giudiziarie, Alessandro Mager è riuscito formare la squadra di governo in tempi rapidi, presentandola una settimana dopo aver ricevuto il testimone (la fascia tricolore) da Alberto Biancheri. Con il quale, però, i rapporti si sono raffreddati negli ultimi giorni, quando l'ex sindaco si è visto respingere la richiesta di un assessorato per Sanremo al Centro in aggiunta alla presidenza del Consiglio comunale promessa al capolista Alessandro Il Grande, secondo assoluto per preferenze raccolte. Il gruppo espressione di Biancheri rimane così fuori dall'esecutivo, ma come ha sottolineato lo stesso Mager ottiene la seconda carica istituzionale del Comune "che vale un assessorato e mezzo..." .

D'altronde, Il Grande, al quale non interessava entrare in giunta (semmai avrebbe indicato un esterno di fiducia, ma non sarebbe bastato, perché senza la presidenza sarebbe stato richiesto un secondo assessore, per un altro esponente della lista, in tal caso complicando di molto i piani di Anima), ha atteso che Sindoni scegliesse se tornare all'assessorato al turismo, dopo la brusca uscita di scena a metà della scorsa legislatura, oppure sedersi sulla poltrona più prestigiosa dell'assemblea di Palazzo Bellevue. Ha prevalso il desiderio di ricominciare il lavoro interrotto, così il 16 luglio, quando s'insedierà il nuovo Consiglio, Il Grande sarà eletto presidente per la terza volta consecutiva (indicazione "univoca" della maggioranza).

A questo punto, Sanremo al Centro guarda alle partecipate per ottenere altra visibilità: Casinò e Amaie Energia su tutte. Scontata la richiesta di una presidenza. Ma quale? Il Cda della casa da gioco, rinnovato nel maggio 2023, non è in scadenza (almeno fino a tutto il 2024): c'è il posto lasciato libero da Lucia Artusi, che andrebbe sostituita con un altro profilo femminile, e sono rimasti il presidente-ad Giancarlo Ghinamo (un tecnico) e l'ex assessore Eugenio Nocita.

Tuttavia, la prima preoccupazione di Mager (per sua stessa ammissione) è rappresentata dalla governance della società multiutilities (questa sì in scadenza, che vede in sella da anni il presidente Andrea Gorlero, Pd) partita dalla gestione del mercato dei fiori per ampliare il raggio d'azione con il servizio d'igiene urbana (a Sanremo e in parecchi altri Comuni) e la concessione di molte spiagge libere attrezzate in varie località.  Il pacchetto di sottogoverno comprende pure la Fondazione Orchestra Sinfonica, il cui cda è già stato prorogato per un breve periodo (e dal quale i si è dimessa "Chicca" Dedali), e la Fondazione "Borea e Massa" che gestisce la casa di riposo ai piedi dell'ospedale (si era già dimesso Alessandro Marenco, candidandosi, ora di ritorno tra i consiglieri di Palazzo Bellevue).

Nella composizione della giunta, Mager ha attribuito peso specifico ad Anima, il "partito" (leggasi lista) più votato, assegnandole tre assessori, i primi in ordine di preferenze, e così nel gioco dei "ripescaggi" entrano in Consiglio altri tre fra i non eletti (più, a cascata, i subentri nelle altre liste). Qualcosa dovrà cedere sul fronte delle partecipate al resto della coalizione e, probabilmente, anche agli alleati di programma "imbarcati" al secondo turno. Ma il primo passo, il più importante, l'ha compiuto in tempi rapidi: garantire subito un governo alla città, al prezzo di scontentare qualcuno, come sempre accade in questi casi. Ora inizia un'altra partita, quella del sottogoverno, tutt'altro che banale per avviare il mandato amministrativo con il giusto slancio.

Gianni Micaletto

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