Cronaca - 04 luglio 2024, 15:31

Agricoltori sul piede di guerra, proteste sotto la Regione per fermare l’invasione dei cinghiali

Una nutrita delegazione imperiese manifesterà in piazza De Ferrari dove verrà allestita una mostra con le produzioni devastate dagli animali selvatici

Agricoltori sul piede di guerra, proteste sotto la Regione per fermare l’invasione dei cinghiali

Campi devastati, raccolti falcidiati, incidenti automobilistici. Un costante assedio delle aree rurali e una sempre maggiore presenza di cinghiali anche nelle zone urbanizzate.

Coldiretti in trincea contro l’invasione degli animali selvatici tanto che il 10 luglio scenderà in piazza con oltre 400 agricoltori da tutta la Liguria. Nutrita anche la delegazione imperiese che manifesterà sotto il palazzo della Regione.

La presenza dei cinghiali sul territorio è ormai giunta a livello saturazione, in altre parole: fuori controllo - affermano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale - La conta dei danni alle produzioni agricole, ogni anno, genera una perdita in termini reddituali di rilevanti proporzioni; si parla infatti di svariate risorse sottratte alle imprese che, soprattutto in determinati areali, mettono a rischio la continuità dell’attività produttiva. Durante la stagione 2022-2023 il contingente assegnato richiedeva di abbattere 30mila capi, di cui sono stati abbattuti solo 13mila capi. Una percentuale di obiettivo del 45% che non ha neanche lontanamente risolto la veloce riproduzione degli animali, che oggi costringono l’agricoltura dell’intera regione a pagare un dazio che non può più permettersi né intende continuare a pagare”.

Per la Coldiretti è arrivato il momento di agire mettendo in campo azioni concrete “per cercare di arginare il rischio di diffusione della malattia, allo stato attuale l’obiettivo da soddisfare deve necessariamente essere la sua eradicazione”.

La manifestazione che si terrà in piazza De Ferrari, a Genova sarà l’occasione per allestire un’esposizione con le produzioni devastate e i prodotti messi a rischio dall’avanzata senza freni dei cinghiali e verrà divulgato il manifesto con le richieste alla Regione.

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