Attualità - 25 giugno 2024, 08:01

Tunnel sul Colle di Tenda, lo stato dei lavori a pochi giorni dalla riapertura impossibile

Quasi tutto ancora da fare per la parte impiantistica della galleria. Avanzano i lavori di installazione del ponte. Sul sito dedicato, lo stato di avanzamento dei lavori rende difficile pensare a una riapertura prima della stagione invernale

Tunnel sul Colle di Tenda, lo stato dei lavori a pochi giorni dalla riapertura impossibile

Riapertura del Tenda. Torniamo a parlarne a ridosso della data del 30 giugno, che è stata per molto tempo quella dichiarata e sempre ribadita per il ripristino della circolazione, a quasi quattro anni dalla tempesta Alex, che ne ha decretato la chiusura.

Non si riapre tra pochi giorni, questo è ormai ovvio. E a dirlo sono, in primo luogo, le percentuali dello stato di avanzamento dei lavori. Avanzano, perché lassù lavorano circa 200 operai. Ma sono lontani dal concludersi. Il maltempo non aiuta. Molti dei lavori sono infatti in area esterna e anche quelli da eseguire all'interno della galleria richiedono fasi che si svolgono al di fuori del tunnel. Sembra che tutto vada nella direzione di una riapertura prima dell'avvio dell'inverno e della stagione sciistica. Lo ha detto il ministro Salvini a Fossano, lo scorso 3 maggio; lo sostengono dall'azienda che sta eseguendo i lavori. Prima di Natale i lavori dovrebbero terminare e l'opera venire consegnata ad Anas.

Quando si potrà realmente circolare e, soprattutto, come, ancora non è chiaro. Serviranno numerosi collaudi prima che venga ripristinata la circolazione. Ma la stagione invernale sembra, in questo momento, la scadenza alla quale guardare.

Qual è lo stato dell'arte? I lavori per il ponte di 66 metri a campata unica, tra assemblaggio e realizzazione impalcato a doppio arco, sono al 32%. La realizzazione delle spalle in calcestruzzo armato è invece all'87%.

Sul fronte impianti le cose procedono davvero a rilento. Avanzamento produzione impianti tecnologici al 23%. Avanzamento installazione impianti tecnologici al 3. E' praticamente tutto da fare.  Ma quali saranno gli impianti? La galleria sarà dotata di 18 nicchie SOS posizionate ogni 150 metri in ogni fornice, oltre a nicchie antincendio intervallate a quelle SOS. Inoltre, sono previste 3 piazzole di sosta.

Gli impianti previsti a corredo del tunnel includono:

  1. Impianto di ventilazione meccanica: Per l’evacuazione dei prodotti di combustione e dei fumi generati da incendi in galleria.
  2. Impianto di controllo della qualità dell’aria: Per monitorare e garantire la sicurezza dell’ambiente all’interno della galleria.
  3. Impianto di conteggio traffico: Per raccogliere dati sul flusso veicolare.
  4. Impianto di pressurizzazione per i by-pass pedonali: Per garantire la sicurezza dei percorsi pedonali alternativi.
  5. Impianto di illuminazione: Utilizzando proiettori con lampade LED e picchetti luminosi a LED per l’evacuazione e l’accento visivo degli accessi ai by-pass pedonali.
  6. Impianto di segnaletica luminosa: Per guidare gli utenti verso le uscite di sicurezza.
  7. Impianti per chiudere la galleria: Includendo pannelli a messaggio variabile, semafori e sbarre automatiche.
  8. Impianto di estinzione incendio ad acqua: Per affrontare eventuali incendi.
  9. Sistema di rivelazione di incendi: Per individuare tempestivamente situazioni di emergenza.
  10. Impianto di televisione a circuito chiuso (TVcc): Con rilevazione automatica di incidenti (DAI).
  11. Impianto fonico e di richiesta di soccorso (SOS): Per comunicazioni di emergenza.
  12. Impianto di radiotrasmissione: Con centrale di controllo e gestione delle comunicazioni radio basata su Consolle RoIP (Radio over Internet Protocol).
  13. Impianti elettrici di alimentazione: Da rete italiana e francese per il funzionamento normale e in emergenza, garantendo la continuità dell’alimentazione.
  14. Impianti di servizio nei locali tecnologici.
  15. Impianto di Gestione Tecnica Centralizzata (GTC) e Centro di Controllo Centralizzato.

Questi impianti sono essenziali per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento della galleria.

Praticamente terminato, invece, il rivestimento definitivo della galleria, ormai al 94%. Le maestranze, tramite un ponteggio mobile, installano l’armatura facendo attenzione a non danneggiare i teli dell’impermeabilizzazione precedentemente posati. Successivamente si posiziona il cassero e nell’intercapedine tra quest’ultimo e le pareti dello scavo viene gettato il calcestruzzo. Al termine del getto, si attendono i tempi di prima maturazione del calcestruzzo (che possono variare da 1 a 2 giorni) e poi si rimuove il cassero per avere il rivestimento completo della galleria.

La questione imbocchi della galleria, che la tempesta Alex ha totalmente stravolto, procede piuttosto lentamente. Lo scavo è al 25%, il rivestimento è fermo al 7.

Il progetto iniziale prevedeva infatti due ponti separati sul versante francese. Un nuovo ponte in calcestruzzo era stato costruito per il traffico dall’Italia verso la Francia, mentre il traffico in direzione opposta avrebbe utilizzato il ponte storico in muratura e sarebbe passato attraverso la galleria storica allargata.

Tuttavia, a seguito dell’evento alluvionale dell’ottobre 2020 e della conseguente frana lungo il vallone del Ca’, sia il nuovo ponte appena costruito che il ponte storico sono stati distrutti, insieme a gran parte del piazzale di ingresso della galleria.

Dopo mesi di studi e progettazioni è stata presa la decisione di realizzare un unico nuovo ponte al di sotto del quale garantire il passaggio di eventuali colate detritiche. Questa scelta ha comportato la modifica dei due ingressi della galleria sul versante francese, rendendoli più vicini e paralleli per agevolare il traffico sul nuovo ponte.

La modifica degli imbocchi consiste a tutti gli effetti nello scavo di due nuovi tratti di galleria spostati verso valle, ciascuno lungo circa 150 metri, che si collegheranno alle gallerie già esistenti.

I lavori hanno subito dei forti rallentamenti a causa di numerosi imprevisti.

E' questo, quindi, lo stato dell'arte dei lavori al Tenda. Nel frattempo ha riaperto la strada dei 46 tornanti, che almeno contente ai residenti delle due valli - Roya e Vermenagna - di muoversi tra Italia e Francia, così come ai turisti.

Per la circolazione nel nuovo tunnel di Tenda, si guarda, come detto, all'inverno. In molti, visto il continuo posticipo della riapertura, sostengono che si aprirà, sì, prima dell'inverno... ma di quale anno?

Barbara Simonelli

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