Il candidato a sindaco civico, Alessandro Mager, ha confermato quest’oggi l’invito a Fulvio Fellegara a sostenerlo al ballottaggio. Lo ha fatto, come ha lui stesso detto, che diverse parti dei due programmi sono sovrapponibili.
“Purtroppo – ha sottolineato – l’affluenza alle urne è stata bassissima e, il 55% dei votanti si sono divisi in tre segmenti. Rimanendo questa divisione, c’è il rischio che il prossimo sindaco fosse eletto da una bassissima quantità di elettori. Ho quindi pensato di allargare la base e mi sono mosso proprio in questo senso”. Avete trovato l’accordo? “Ne stiamo parlando e, tra persone serie, l’eventuale annuncio si darà solo alla fine. Non sarà un accordo politico e, comunque, non si è mai parlato di apparentamento. Ho sempre parlato di una convergenza programmatica”.
Si parla di richieste da parte del centrosinistra: “Chiedete a chi si è candidato con me se hanno chiesto un incarico. Mai. Vi posso garantire che, chiunque ricoprirà incarichi nella mia Giunta, se sarò eletto, sarà di alto profilo”. Ci saranno nuovi incontri? “Siamo in attesa di una risposta e, quindi, sicuramente ci vedremo”.
Generazione Sanremo e PD potranno portare in dote il 16% degli elettori al primo turno. Di questi, in quanti potranno votare per lei? “E’ quasi impossibile rispondere anche perché il tema deludente di queste elezioni, per tutti, dopo una lunga campagna elettorale è sicuramente quella della scarsa affluenza al voto. Dopo 6 mesi di lavoro, condotto seriamente, il risultato ci porta 3.000 sanremesi in meno al voto delle precedenti elezioni. E’ una sconfitta per tutti se si paragona all’impegno profuso”.
Sull'endorsement di 'Indipenza'? "Ringrazio ma non è condiviso e, inoltre, è falsa la notizia che io abbia fatto un banchetto elettorale con loro". Su Rizzo? "E' un'ottima persona, che fa le cose perchè ci crede e mi spiace che non possa far parte del Consiglio comunale. Gli ho parlato e lui ha una posizione seria, come sempre. Mi ha confermato di lasciar liberi i suoi elettori di votare come meglio credono".
Mager è intervenuto anche sul tema dell’acqua pubblica: “Io non sono assolutamente per privatizzarla – sostiene – ma che Rivieracqua, non messa in condizione di lavorare serenamente, deve far fronte a molti debiti. Il destino dell’azienda è nelle mani del tribunale di Imperia, che deve decidere se confermare la ristrutturazione del debito. Io non sono per l’ingresso dei privati nella gestione dell’acqua, ma ho preso atto malvolentieri della situazione e, purtroppo, ci si dovrà adeguare alle decisioni del tribunale. Ovviamente, se ci sarà una soluzione alternativa all’ingresso del privato, io sarò assolutamente d’accordo. Mi auguro che questo venga al più presto prospettato anche se, chiaramente, ci si dovrà fidare delle decisioni dei giudici. Non dimentichiamo, tra l’altro, che se Rivieracqua fallisce, il privato entra al 100%”.
Mager entra anche a gamba tesa su come il centrodestra ha condotto la campagna elettorale nei suoi confronti: “In particolare per quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato prima delle elezioni – ha detto – quando sostenitori di Rolando hanno sistemato sulle macchine del centro città, dove era scritto che votando Mager era come votare Claudio Scajola. Sul volantino c’era un foto con me e il presidente della provincia, in occasione di un appuntamento istituzionale, invitato dal sindaco di Perinaldo, dove ho semplicemente salutato Scajola, che conosco. A mio avviso è un valido amministratore ma, da qui a sostenere quanto scritto sul volantino, ce ne passa. Se qualcuno avesse dubbi, io non ho sudditanza di nessuno. Sono autonomo che ha un carattere determinato e, nei miei pensieri, c’è solo il bene di Sanremo, senza pensare ad Imperia, Genova o Roma. La vicenda ha dei contorni paradossali perché sapete che, la maggioranza in Provincia che sostiene Scajola, è di centrodestra e che ha lavorato in molte materie, come rifiuti ed acqua. Usciamo da questa contraddizione ma parliamo di temi senza infangare altri. Certo ho ricevuto un endorsement da Claudio Scajola che mi fa piacere, ma oltre non si va”. Su Giovanni Toti? “Anche Rolando ha chiarito l’atteggiamento del presidente della Regione ma, lo ricordo, quando viene arrestato il centrodestra si smarca e commissiona un sondaggio, nel quale viene fatta una domanda nella quale all’interlocutore viene chiesto se sapeva che Toti appoggiava Mager. Io ho incontrato il presidente della Regione nel 2019, senza più rivederlo fino ad oggi. E, quella volta, all’incontro c’era anche Gianni Rolando. Ricordo che Toti è stato intercettato per circa 4 anni dalla Procura di Genova e, ne sono certo, in quelle telefonate non ce ne è nemmeno una con me. Comunque mi auguro che Toti possa difendersi nelle sedi opportune e fare chiarezza su quanto accaduto”.
Mager non le manda a dire a Rolando: “Lui dice di rappresentare il nuovo e questo ci lascia interdetti. Non ho nulla contro di lui, perché lo stimo personalmente e professionalmente ma sono oltre 30 anni che riveste incarichi politici in diversi politici oltre ad incarichi diretti. Io non ho mai fatto politica attiva e non si venga a dire che lui e la sua coalizione rappresentano il nuovo”.