Scontro tra maggioranza e minoranza in consiglio comunale a Ventimiglia. La minoranza si alza e si siede tra il folto pubblico presente per non votare la mozione sulla scuola francese presentata dai consiglieri comunali di maggioranza Gabriele Amarella (Forza Italia), Simone Bertolucci (Lega), Enzo Di Marco (Fratelli D'Italia), Matteo Ambesi (Torna Grande Ventimiglia) e Roberto Parodi (Frontalieri).
La maggioranza ha, infatti, chiesto di mantenere aperto il presidio scolastico di piazza XX Settembre, unico caso di bilinguismo a Ventimiglia, con una mozione che ha 'infuocato' la seduta. "Siamo una città di confine e, perciò, tra noi e i nostri fratelli francesi nasce una scuola francese. E' una scuola pubblica che ci insegna a vivere la quotidianità cittadina" - dice il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella, primo firmatario della mozione - "Mantenere aperta la scuola risulta in primis una grande conquista. Chiediamo come Forza Italia un voto favorevole a questo consiglio comunale".
Un botta e risposta tra minoranza e maggioranza durato più di un'ora e mezza. "E' sintomo di ottima collaborazione con il nostro stato confinante che soprattutto in questo ultimo periodo offre molto lavoro ai nostri concittadini" - afferma il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini - "E' ovvio che si debba fare di tutto per preservarla, quello che mi sembra strano è che la maggioranza ci mandi una mozione per far sì che la minoranza la sottoscrivi. E' una cosa per pararvi la faccia in caso il comune non avesse i soldi. Vorrei sapere cosa è successo e cosa ci ha portato a fare questa cosa qua e colgo l'occasione per far presente alla maggioranza lo stato in cui si trovano le scuole di Ventimiglia oggi portando le preoccupazioni dei genitori su dove andranno i ragazzi quando inizieranno i lavori. Vorrei avere dei chiarimenti. Il nostro patrimonio culturale non esiste più. La Biancheri non può permettersi di spostare 400 ragazzi all'ultimo momento perché ci sono dei lavori da fare. Le strutture scolastiche dalle materne alle medie sono di competenza del comune, bisogna, perciò, avere un occhio di riguardo soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti europei".
"Sono pienamente d'accordo con questa mozione per la scuola francese. Ringrazio il consigliere Amarella per aver portato questa mozione. Stiamo, inoltre, lavorando su un trasporto pubblico tra Ventimiglia e Mentone per un autobus di linea che ci consentirà di andare verso la Francia" - dichiara il consigliere comunale di maggioranza Roberto Parodi - "Non c'è nessun conflitto con il sindaco. Non è una cosa contro il sindaco. La maggioranza è più che compatta".
"Non ho mai considerato nessuna bagarre, mi sento tranquillissima con il sindaco. Abbiamo semplicemente trattato un problema di Ventimiglia" - sottolinea il consigliere comunale di maggioranza Rosa Papalia - "Non possiamo perdere un'offerta che abbiamo sempre dato ai ragazzi di Ventimiglia. Abbiamo incontrato chi di dovere e stiamo affrontando la cosa. Si spera che potremo mantenere la scuola francese".
"Non c'è nulla da aggiungere al testo della mozione. Si tratta di mantenere un servizio per la comunità" - aggiunge il consigliere comunale di maggioranza Simone Bertolucci - "Il nostro partito si allinea ai contenuti di questa mozione. Il nostro voto sarà favorevole. Esistono le mozioni di maggioranza e non c'è nessuno problema. La Lega non va contro a niente".
"Il diritto all'istruzione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione ma non capisco il motivo di presentare una mozione di maggioranza. Non capisco il chiedere un impegno al sindaco per una questione che comunque avete discusso e comunque per il quale avete già trovato una soluzione" - sottolinea il consigliere comunale di minoranza Cristina D'Andrea - "Non capisco il riportare e sottolineare la questione in consiglio comunale anche se sono assolutamente favorevole che resti aperta ad oltranza. La maggioranza ha altri strumenti per chiedere al sindaco, sollecitare o fare richieste particolari".
"Una mozione molto chiara e ben scritta, in pratica perfetta" - aggiunge il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - "Abbiamo capito che è intenzione del sindaco sottoscrivere una convenzione e, perciò, mi sono detto che la scuola è salva. Non so se abbiamo traccia di una situazione tale nella storia dei consigli comunali. Credo che questa mozione di maggioranza è il caso in cui la realtà supera l'immaginazione: mai nessuno ha fatto una mozione di maggioranza per impegnare il proprio sindaco. E' una vera e propria crisi di maggioranza, la registriamo così. Non c'è più quella condivisione di un anno fa, visto che proprio oggi vi siete insidiati un anno fa. E' un insulto alle nostre intelligenze. Ambesi non c'è e non ha firmato la mozione. E' una questione interna vostra. Ciò significa che c'è un'opa sulla sedia del sindaco".
"La problematica della scuola francese è stata presentata da minoranza con un'interrogazione dopo la segnalazione di alcuni genitori" - aggiunge il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci - "Siamo convinti che questo presidio scolastico deve rimanere. E' strano quello che sta succedendo. Il sindaco ci aveva risposto all'interpellanza rassicurandoci, però, effettivamente vediamo non tanta serietà da parte della maggioranza. Ora però la maggioranza chiede un impegno, perciò consiglio di fare una riunione in maggioranza in cui mettersi d'accordo".
"Una tale mozione è importante perché la scuola offre un'ottima offerta informativa e, perciò, bisogna preservarla. Ci sono da verificare tante cose come agibilità e sicurezza per assicurare che 100 bambini più personale possano stare in massima sicurezza e tranquillità. L'immobile delle scuole francesi è detenuto da Civitas srl, società in liquidazione, che non ha la possibilità di affrontare la spesa in questione. Come intende procedere, tecnicamente, il Comune nella messa a disposizione dei fondi? Riassumerà l'immobile nel proprio patrimonio, assumendosi i relativi costi o finanzierà Civitas srl affinché affidi i lavori di ristrutturazione a terzi?" - mette in risalto il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Quello che sta succedendo però è strano: dopo un giorno che il sindaco aveva dato una soluzione rassicurante la maggioranza firma una mozione. Se si vuole la collaborazione di minoranza qualora la scuola francese continui ad operare bisogna dire che è un successo di città e consiglio comunale. Bisogna essere consapevoli della grande responsabilità che tutti noi ci assumiamo con questa pratica. E' palese che qualcuno la voleva e qualcuno no. Ogni azione fatta e tutte le iniziative prese negli anni erano di centrodestra".
Momento di alta tensione tra il presidente del consiglio comunale Roberto Nazzari e il consigliere comunale Scullino che ha rischiato di essere cacciato forzatamente dalla seduta dalla polizia locale visto che continuava a parlare nonostante non gli fosse stata data la parola, rispondendo a Nazzari che lo aveva 'accusato' di aver troncato i rapporti con il sindaco di Mentone, urlando: "Non è vero". "Non è bello che si chiamino i vigili per fare uscire un consigliere comunale, chiunque esso sia, durante una seduta di consiglio comunale" - sottolinea Scullino - "Quando la gente vede un gesto così non facciamo bella figura, si perde il senso della seduta, noi dobbiamo rispettare la volontà degli abitanti che ci hanno votato. Presidente, la invito a ragionarci su".
"Facciamo chiarezza" - afferma il vicesindaco Marco Agosta - "La scuola francese è un'eccellenza riconosciuta internazionale forse si è studiata questa mozione per dare un segnale anche alla vicina Francia: la scuola va salvata. Se dobbiamo fare dei sacrifici li faremo. La maggioranza è unita e coesa, possiamo avere idee diverse ma sulla scuola dobbiamo essere fermi e precisi. Votate questa mozione per il bene della comunità".
La minoranza dopo un lungo dibattito lascia l'aula per non votare. "Voglio ribadire che siamo tutti favorevoli al mantenimento della scuola francese" - dice il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci a nome della minoranza - "Le vostre spiegazioni non ci hanno convinto perché avete scelto uno strumento meramente politico quando non c'è unità di consensi. Il vicesindaco non ci ha convinto quando ha detto che la mozione serve a dare rilevanza alla questione perché la maggioranza ci ha insegnato che quando vuole dare rilevanza a qualcosa convoca conferenze stampa. Riteniamo che sia una forzatura politica a cui non vogliamo prendere parte. Riteniamo, perciò, di non partecipare al voto".
"E' una situazione paradossale" - commenta il sindaco Flavio Di Muro - "Dopo tutti i dibattiti sterili sui giornali arriviamo a votare un impegno per tutta la giunta per salvaguardare la scuola francese e davanti ai genitori questa è la risposta delle minoranze di Ventimiglia. Vi dovreste vergognare. Non è così che si svolge il ruolo di consigliere. E' questa la collaborazione che volete? Non vogliamo aderire a questi giochi politici. Crediamo nel bilinguismo che vogliamo potenziare nella nostra città".
La mozione viene votata comunque all'unanimità dei presenti.