- 22 maggio 2024, 21:45

Consiglio comunale a Imperia, bocciata la mozione contro il Cpr

"Dobbiamo conciliare l’accoglienza con la sicurezza dei nostri concittadini", ha commentato il sindaco Scajola

Consiglio comunale a Imperia, bocciata la mozione contro il Cpr

Esprimere contrarietà alla creazione di un centro per i rimpatri della provincia di Imperia e Liguria, in quanto luoghi di detenzione che non rispettano i principi costituzionali e della convenzione europea dei diritti dell’uomo. E impegnare l’amministrazione cittadina, tramite il  Prefetto a chiedere al governo nazionale di prevedere la riapertura urgente nel comune di Ventimiglia di un centro di accoglienza e ricovero temporaneo per i migranti in transito, organizzato come quello operante fino al 2020”, sono le richieste della mozione presentata dal capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Lucio Sardi. La mozione, firmata anche dal Partito Democratico è stata respinta.

Sardi ha sottolineato: “Sono strutture che violano i diritti umani, dobbiamo rifiutare il meccanismo. È una vergogna dove ci sono emergenze umanitarie dobbiamo costruire strutture di accoglienza”.

"È necessario identificare coloro che entrano nel nostro paese, abbiamo bisogno di includerli, nessuno come me ha lavorato per farlo - si espresso così il sindaco Claudio Scajola -. Il 15 per cento della popolazione imperiese è composta da extra comunitari che aiutano l’economia e non creano problemi. 

Dobbiamo convivere e non possiamo correre rischi, devono essere indentificati e bisogno trovare un luogo per identificarli, ci vogliono punti di raccolta. È vero che abbiamo visto episodi gravi, come suicidi, ma le carceri italiane non hanno situazioni migliori. Dobbiamo conciliare l’accoglienza con la sicurezza dei nostri concittadini.

Ho parlato con il Ministro dell'Interno dicendo che Diano marina, è la cittadina con maggiori presenze turistiche della Liguria. Ho suggerito che se si deve collocare in Liguria è opportuno un luogo più centrale e più vicino a un aeroporto e a un porto".

Nella discussione è intervenuto anche il capogruppo di Società Aperta, Enrico Lauretti: “Siamo a favore dell’accoglienza, se abbiamo dei valori non possiamo che essere favorevoli. Oltre che da un punto di vista valoriale anche per un fatto di razionalità economica”.

I Cpr sono un ‘non luogo’ dove i detenuti non hanno colpa se non possedere i documenti giusti per essere riconosciuti come esseri umani. La vita delle persone è una cosa serie, il fenomeno della migrazione va affrontato seriamente senza vedere il migrate come un capro espiatorio”, ha sottolineato la capogruppo del Partito Democratico, Deborah Bellotti.

Dobbiamo considerare le paure dei cittadini, legate a possibili compromissioni di natura economica e di ordine pubblica. Il problema è a monte, sono convinto che bisognerebbe aiutare queste persone a casa loro, non per spirito filantropico ma perché una nazione che perde le proprie risorse è destinata a morire”, ha dichiarato Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni).

Le due consigliere del Gruppo Misto non hanno concordato sul voto, ha dichiarato la consigliera Laura Amoretti, che ha votato favorevolmente: “Non garantiscono e non rispettano i diritti delle persone. I governi che si sono susseguiti hanno fallito”.

Matteo Fiorentino (Prima Imperia): “La pensiamo in modo differente, crediamo che le due strutture devono essere complementari. Il centro di accoglienza è un luogo di primo soccorso per le categorie più deboli, per il riconoscimento del migrante, per verificare i requisitivi per la protezione internazionale e procedere per l'espulsione. Il Cpr deve gestire il percorso transitorio fino all’espulsione".

Sara Balestra

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