Due casi nel giro di poche ore, con lo stesso modus operandi: contattare i propri pazienti per annunciare la candidatura alle elezioni comunali. E, indirettamente, chiedere loro il voto facendo leva sul senso di fiducia.
La corsa elettorale sanremese ha portato alla luce negli ultimi giorni i nomi di Thomas Fero e Claudio Battaglia, entrambi in corsa a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Gianni Rolando (il primo con la lista ‘Andiamo!’, il secondo con ‘Sanremo Domani’), entrambi medici (Battaglia, nello specifico, è anche presidente LILT e direttore della Breast Unit di Asl1), entrambi finiti nella bufera per aver ricontattato alcuni pazienti a fini elettorali. Due casi che, inevitabilmente, portano a una riflessione e ad alcune domande: l’Ordine dei Medici cosa ne pensa? È tutto regolare? Fero e Battaglia rischiano conseguenze?
Per circa 24 ore l’Ordine ha scelto il silenzio, salvo poi intervenire con una nota a nome del presidente Francesco Alberti: “L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Imperia, a seguito degli articoli apparsi su alcune testate giornalistiche on-line inerenti la partecipazione alla competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Sanremo di alcuni suoi iscritti, pur rispettoso della volontà degli stessi di mettersi a disposizione della comunità, non concorda sull’opportunità di valersi del ruolo professionale a fini diversi da quelli strettamente connessi all’attività medica”.
Nessuna conseguenza, quindi, ma una netta presa di distanza dall’atteggiamento di Fero e Battaglia.
Quello dalla campagna elettorale a tutti i costi è un tema già balzato agli onori delle cronache locali qualche settimana fa quando il farmacista Giovanni Versaci, candidato con la lista ‘Anima’ a sostegno del candidato sindaco civico Alessandro Mager, estromesso perchè inopportuno dopo aver pubblicato storie su Instagram in cui si proponevano sconti su prodotti cosmetici in cambio di un messaggio o una storia con il nome del candidato e con quello della lista ‘Anima’.