Attualità - 14 maggio 2024, 09:51

Ventimiglia: acqua torbida sul Roya: eseguiti i campionamenti: fenomeno naturale, esclusa contaminazione antropica

All’esame obiettivo del fenomeno si è potuta constatare nelle acque superficiali la presenza di materiale fine in sospensione, di cui si è potuto osservare la scarsa sedimentabilità

Ventimiglia: acqua torbida sul Roya: eseguiti i campionamenti: fenomeno naturale, esclusa contaminazione antropica

“Dai campionamenti effettuati il 17 aprile è stato constatato che la portata del fiume era piuttosto abbondante e l’acqua aveva una colorazione grigio/biancastra, uniforme e priva di odore; inoltre, in corrispondenza dei percorsi asciutti percorribili a piedi, era presente un limo, della medesima colorazione grigiastra delle acque, dalla consistenza argillosa e malleabile, depositato sui ciottoli fluviali ai margini del corso d’acqua. All’esame obiettivo del fenomeno si è potuta constatare nelle acque superficiali la presenza di materiale fine in sospensione, di cui si è potuto osservare la scarsa sedimentabilità, responsabile della colorazione grigio/bianco del corso d’acqua”.

Questo il testo della relazione dopo che i Carabinieri forestali hanno riferito inoltre che il fenomeno è già stato riscontrato in occasione di precedenti eventi di piena degli ultimi anni successivi all’evento della tempesta Alex del 2/3 ottobre 2020. Per quanto riguarda l’esito delle analisi del campione prelevato, si osserva che non sono stati rilevati metalli pesanti.

In parallelo all’attività territoriale di sopralluogo e campionamento presso l’asta fluviale del fiume Roya interessata dal fenomeno, l’Unità Operativa Stato di Qualità dell’Acqua ha effettuato un’istruttoria tecnico-scientifica sulle possibili cause, in particolare interfacciandosi con il competente ufficio Regionale Ecosistema Costiero e Acque, asserendo che il fenomeno abbia una connotazione primaria di origine naturale: la tempesta Alex ha posto l’intero sistema in una condizione generale di non-stazionarietà.

Si è evidenziato, infatti, che la natura geologica del bacino idrografico del fiume Roya presenta affioramenti sia di calcari, sia di gessi, entrambi in grado di mettere in gioco ioni Calcio e, di conseguenza, la formazione, durante gli eventi di piena, di soluzioni sovra-sature di forme minerali del Calcio, con conseguente precipitazione dello stesso in forma solida, e quindi di  torbidità e sedimentazione nell’interfaccia tra acqua ed alveo.

I risultati del campionamento Arpal del 17 aprile 2024, hanno evidenziato, infine, l’assenza di indicatori di contaminazione antropica di tipo industriale o civile. Pertanto il fenomeno è da ricollegarsi esclusivamente a fattori di tipo naturale che rientreranno autonomamente.

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