- 13 maggio 2024, 13:24

Maxi bollette, la rabbia degli imperiesi: "Non paghiamo"

Viaggio nel punto di raccolta firme contro l'aumento sproporzionato delle tariffe

Maxi bollette, la rabbia degli imperiesi: "Non paghiamo"

Bollette triplicate, cifre da sborsare non accessibili a tutti, la preoccupazione e la rabbia in città hanno spinto a una mobilitazione non indifferente: “In poche ore, questa mattina, sono arrivate almeno una cinquantina di persone, per firmare la petizione”, spiega Alessandra Pipitone, titolare della merceria Beautiful, uno dei punti di raccolta.

In particolare, Confesercenti, ha avviato due iniziative “contro l’aumento sconsiderato delle bollette dell’acqua”: un ricorso amministrativo al Tar Liguria e una segnalazione all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Un’altra petizione popolare “contro la privatizzazione dell’acqua pubblica” è stata promossa dal comitato “Uniti per il bene comune”.

In negozio c’è un via vai continuo di persone, tutti sconcertati dalle ultime bollette di Rivieracqua: “A me sono arrivati da pagare 300 euro, ma siamo ancora fortunati, c’è gente che ha pagato anche 700 euro”. Aggiunge una signora dopo aver firmato: “Con le bollette di gas e acqua se ne va la mia pensione, è una vergona”.

In molti aspettano ancora a pagare e pensano anche a disattivare l’addebito automatico, altri compilano anche i moduli per i reclami reperibili sul sito di Rivieracqua: “È illegittima questa retroattività, alcuni privati hanno anche contattato programmi televisivi, come Report e Striscia la notizia”, sottolinea Alessandra Pipitone.

Intanto, anche l’opposizione in consiglio comunale si è mossa per arginare, almeno in parte, i rincari delle bollette. Le consigliere del Gruppo Misto, Laura Amoretti e Silvia Mameli, hanno presentato una mozione per reperire risorse, come avvenuto nel Comune di Taggia, per “costituire un fondo per aiutare le famiglie maggiormente in difficoltà e le piccole imprese”.

Una proposta che sembra accolta anche dal sindaco Claudio Scajola che, a margine dell’inaugurazione dell’ex Salso, ha dichiarato: “Stiamo studiando e faremo un aiuto per le persone in particolare difficoltà per sopperire alla difficoltà momentanea. Non è responsabilità di Rivieracqua o della Provincia, ma è una situazione imposta da Arera e dalla legge e le leggi si devono rispettare”.

Sara Balestra

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU