Anche il Comune di Bajardo vuole uscire da Rivieracqua e mantenere la gestione del servizio idrico integrato in ‘Regime di Salvaguardia’, visto che si tratta di un comune inferiore ai 1.000 abitanti e che è proprietario delle sue sorgenti.
La decisione è stata ribadita nell’ultimo Consiglio comunale, durante il quale si è parlato della situazione di Rivieracqua, in procinto di presentare un bando per l’ingresso del socio privato ma che è sempre a rischio, se questo non accadesse.
Il comune di Bajardo, infatti, è attualmente proprietario di 331 partecipazioni societarie (pari allo 0,265% del capitale sociale sottoscritto). In caso di fallimento della società, questo comporterebbe un aggravio economico per il bilancio del Comune non inferiore a 50.000 euro per la quota di copertura delle perdite di Rivieracqua. In pratica un sesto del bilancio totale.
Proprio per questo il Consiglio comunale ha chiesto al Sindaco di recedere dalla società con la liquidazione delle quote e di mantenere la gestione del servizio idrico integrato in ‘Regime di Salvaguardia’.