Attualità - 17 aprile 2024, 11:34

Imperia unica provincia ligure con una spesa media delle famiglie al di sotto dei 2.600 euro

Dal report dell'Osservatorio Findomestic nel 2023 sono stati spesi 259 milioni in beni durevoli

Imperia unica provincia ligure con una spesa media delle famiglie al di sotto dei 2.600 euro

Nel 2023, le famiglie liguri hanno speso oltre 2 miliardi di euro in beni durevoli (2 miliardi e 40 milioni di euro), il 9,4% in più rispetto al 2022: a Imperia il 6,7% in più con un totale di 259 milioni di euro spesi.

Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, l’aumento della spesa in durevoli in Liguria è in linea con il dato del Nord-Ovest e superiore rispetto alla media italiana (+8,9%). A trainare sono le auto nuove, le usate e i motoveicoli: “In Liguria – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – il rimbalzo è legato al forte incremento della spesa nei comparti legati alla mobilità, con acquisti di auto nuove in crescita del 24,6% (438 milioni di euro), oltre 5 punti in più rispetto alla media nazionale, e aumenti significativi per le auto usate (+16,6%, 544 milioni) e i motoveicoli (+23,8% a 164 milioni). Più lenta la crescita degli acquisti di elettrodomestici (3%) e di mobili (1%), mentre risulta in calo la spesa per la telefonia (-2,5%). Prosegue il ridimensionamento della spesa destinata a elettronica di consumo (-27,2%) e information technology (-5,4%), ma con una flessione più contenuta rispetto alla media nazionale".

Fra le province, le più dinamiche sono Genova e La Spezia, con aumenti della spesa per famiglia del 10,6% e 10,7%, mentre Imperia è l'unica provincia ligure con una spesa media delle famiglie al di sotto dei 2.600 euro. Nel 2023 la spesa media familiare in beni durevoli è salita a 2.684 euro, collocando la regione al 12esimo posto. A livello provinciale la posizione migliore spetta a La Spezia (2.867 euro), 52esima nel ranking delle 107 province italiane. Staccate di poco Savona e Genova, entrambe tra 2.681 e 2.688 euro, al 62esimo e al 63esimo posto. Il reddito disponibile pro-capite, invece, è salito del 5,1% rispetto al 2022 (pari a 25.596 euro).

Anche grazie a un incremento del reddito pro-capite del 4,6%, la spesa in beni durevoli nella provincia di Imperia è salita del 6,7% con un totale di 259 milioni di euro spesi (contro i 243 del 2022). La spesa per famiglia nel 2023, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, è di 2.512 euro e gli imperiesi hanno dedicato gran parte delle risorse alla mobilità. La cifra spesa per le auto nuove è cresciuta di 6 milioni (+16,5%, 42 milioni di euro vs 36 milioni nel ’22) e quella delle auto usate di 9 milioni (+14,6%, da 63 a 72 milioni di euro). Bene anche i motocicli per cui sono stati spesi 25 milioni (+21,9%, di poco sotto alla media regionale). A fronte di un calo del 27,7% negli acquisti di TV e sistemi HiFi (7 milioni di euro), gli imperiesi hanno dimostrato una preferenza per gli elettrodomestici : +3,1% in più rispetto al 2022 pari a 20 milioni di euro. Il settore dei mobili è rimasto stabile, con un incremento dello 0,3% e una spesa complessiva di 58 milioni di euro. In calo, invece, i settori dell’information technology (-6%, 9 milioni) e della telefonia (-3,3%, 28 milioni).

A Genova la crescita nella spesa di beni durevoli è stata la 24esima di tutta Italia: +10,6%, con una spesa complessiva di 1 miliardo e 120 milioni di euro. Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, il cui rapporto è alla trentesima edizione, ogni famiglia genovese ha speso mediamente l’11,1% in più (da 2.414 euro a 2.681 euro), dato che colloca al provincia all’undicesimo posto su 107 province italiane per crescita in spesa per nucleo familiare. Gli acquisti di auto nuove ammontano a 231 milioni di euro con un +28,2%, superiore di quasi 9 punti percentuali alla media italiana (19,5%), che rende Genova la 4ª provincia italiana per aumento di spesa. Crescono anche gli acquisti di auto usate (299 milioni nel 2023, +18%) e di motoveicoli (93 milioni contro i 74 del 2022, + 26,7%). Per quanto riguarda la casa, sono stati spesi 85 milioni negli elettrodomestici (+3,3%) e 233 milioni nei mobili (+1,3%). In controtendenza sono invece gli acquisti per l’elettronica di consumo (in calo del 26,8%), per l’information technology (-4,8%) e per la telefonia (-2,1%). Perdite che sono comunque le più contenute rispetto a quelle delle altre provincie liguri.

Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2023 La Spezia è stata una delle province più dinamiche della Liguria: +10,7% nella spesa per i beni durevoli (295 milioni di euro) è il dato più alto in regione e +11,1% (a pari merito con Genova) nella spesa media per famiglia (2.867 euro). La Spezia si distingue nel mercato delle auto nuove, acquistate per 85 milioni di euro con una crescita del 27,1% che la colloca al 6° posto nel ranking delle 107 province italiane per crescita nel comparto. Per le auto usate sono stati spesi 70 milioni (+15,4%) e per i motocicli 19 milioni (+27%). Nel panorama dei beni per la casa invece a La Spezia sono stati 19 i milioni di euro per acquistare elettrodomestici (+2%) e 59 per i mobili (+0,8%). Secondo l’Osservatorio Findomestic scendono gli acquisti nell’elettronica di consumo, con un totale sceso da 9 a 7 milioni di euro (-27,8%), e nell’information tecnology (PC), con 9 milioni e -6,2%, e in telefonia, con 27 milioni di euro (-2,5%).

Ogni famiglia savonese ha speso in media 2.688 euro in beni durevoli, con una spesa totale di 365 milioni di euro in crescita del 7% rispetto al 2022. Dall’Osservatorio Findomestic emerge che sono stati spesi 80 milioni di euro in auto nuove, con un aumento del 17,2%, mentre per le auto usate ammontano a 103 milioni di euro gli acquisti, con un incremento del 14,9%. Anche i motoveicoli hanno visto una buona crescita del 14,1% con un investimento complessivo di 19 milioni rispetto ai 15 del 2022. Per la casa invece nel 2023 si osserva un aumento contenuto nella spesa per gli elettrodomestici (25 milioni, +2,7%) e in quella per i mobili (73 milioni a +0,4%). Gli acquisti dei savonesi calano di 4 milioni di euro per l’elettronica di consumo rispetto all’anno precedente (-27,9%) e del 6,1% nell’information technology (12 milioni di euro). In calo, seppur con una perdita meno pesante, anche la telefonia: 37 milioni di euro (contro i 39 del 2022) a -3,4%.

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