Attualità - 22 marzo 2024, 07:11

L'ancona 'ritrovata' di Vallebona: restaurata un'antica pala d’altare lignea (Foto e video)

L'opera tridimensionale, risalente alla metà del Cinquecento, costituisce una vera rarità nel panorama artistico ligure

L'ancona 'ritrovata' di Vallebona: restaurata un'antica pala d’altare lignea (Foto e video)

Un'ancona tridimensionale, risalente alla metà del Cinquecento, esposta nell'Oratorio della Natività di Maria a Vallebona, una riscoperta importante per il Ponente ligure. E' stata, infatti, restaurata e allestita l’antica pala d’altare lignea, composta da tre sculture: la Madonna in trono con Gesù bambino, San Lorenzo martire e San Giovanni Battista, corredato dall'iscrizione dataria 'Ave Regina Celorum 1546', e dalla cimasa con Dio Padre tra angeli.

Su iniziativa del parroco, don Salvatore Crisopulli, e con la collaborazione dell'Ufficio Beni Culturali diocesano e la supervisione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, le sculture e le componenti originarie sono state riunite in una nuova struttura, progettata dall’architetto Michele Palazzotto, realizzata da Lorenzo Guglielmi, u Bancarà, e da Bruno Aragni e proposte al pubblico. "Era andata dispersa a causa delle modifiche introdotte nell'assetto architettonico della chiesa parrocchiale attorno al terzo quarto del Settecento" - dice don Salvatore Crisopulli - "E' molto importante sia per la tradizione culturale che religiosa".

L’ancona tridimensionale, che apparteneva all’antica chiesa parrocchiale, fu riscoperta grazie agli studi di Francesca De Cupis e Paola Traversone, dapprima attraverso le indagini condotte in occasione della mostra sulla scultura lignea ligure La Sacra Selva, svoltasi a Genova nel 2004, corroborate poi dai restauri. "L'opera risalente al XVI secolo costituisce una vera rarità nel panorama artistico ligure- svelano i funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, Francesca De Cupis e Paola Traversone.

Grazie a un apposito finanziamento ministeriale le tre sculture sono state restaurate dalla ditta genovese Co.Art con la direzione del funzionario della Soprintendenza Paola Traversone. "In quella stessa circostanza era stato possibile riconoscere come appartenenti allo stesso insieme alcuni elementi, rinvenuti nell'adiacente chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire" - fa sapere il direttore dell’Ufficio Beni Culturali Diocesano Valentina Silvia Zunino - "Si trattava di un pannello orizzontale lunettato recante, a rilievo, i mezzo busto dei santi Pietro, a sinistra, e Paolo, a destra, e angeli reggicorona al centro; al di sopra, trovava spazio un coronamento a mezza luna scolpito, raffigurante Dio Padre tra angeli, sormontato da una piccola figura di Putto reggente uno scudo crociato, elementi riutilizzati quale cimasa della cassa dell'organo Nicomede Agati e fratelli di Pistoia".

In un periodo successivo, anche la cimasa e ciò che rimaneva della carpenteria originale di contenimento delle sculture sono state oggetto di accurato intervento, nel Laboratorio della Soprintendenza, ad opera di Giovanni Ziglioli e Stefano Vassallo, sotto la direzione di Francesca De Cupis. "L'insieme, sopravvissuto nella sua interezza almeno fino al terzo quarto del Settecento, sebbene non più nella collocazione originaria, a motivo degli ammodernamenti subiti dall'edificio, era stato smembrato attorno al 1783, stando alla ricostruzione dello studioso locale Magoni Rossi, quando, essendosi conclusa la costruzione del nuovo oratorio, don Paolo Rossi regalò alla locale confraternita le tre statue lignee, da collocare in altrettante nicchie della struttura, avviando la dispersione dei frammenti della carpenteria nei locali della chiesa fino a che, dopo la realizzazione della cantoria e l'acquisto del nuovo organo, le strutture del polittico furono collocate sopra lo strumento" - afferma Francesca De Cupis - "Tra il 2017 e il 2019 si è posto mano al restauro di tutti gli altri elementi superstiti della pala d'altare".

La presentazione del restauro introduce la Giornata Fai di Primavera che verrà ospitata a Vallebona domenica prossima. "Introduce la Giornata FAI di Primavera, atteso e consolidato appuntamento, previsto domenica, che la delegazione imperiese ha organizzato per valorizzare Vallebona e le sue eccellenze architettoniche ed artistiche" - sottolinea Maria Carmen Lanteri, presidente della delegazione Fai di Imperia.

"In occasione della presentazione del restauro e in vista della Giornata Fai di Primavera cogliamo l'occasione per presentare la nuova brochure sull'oratorio della Natività di Maria: 'I tesori di Vallebona'- annuncia il sindaco di Vallebona Roberta Guglielmi durante la presentazione, moderata dal direttore dell’Ufficio Beni Culturali Diocesano Valentina Silvia Zunino, avvenuta ieri pomeriggio.

Elisa Colli

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