La Confesercenti provinciale di Imperia celebra oggi la ricorrenza istituita dall’Onu, quanto mai fondamentale ricordare in questo periodo nel nostro territorio, la Giornata mondiale dell'acqua. Quando l’acqua è disponibile e sicura, costituisce una risorsa, un motore della crescita socio-economica.
I paesi a medio e basso reddito hanno bisogno di acqua per sviluppare le loro economie, oltre che di crescita economica per finanziare lo sviluppo idrico.
Confesercenti in Provincia di Imperia è mobilitata per chiedere di modificare la politica adottata dalla società Rivieracqua e dall' Ato idrico, sempre giustificata dalle assemblee dei Sindaci, dalla Provincia di Imperia e sostenuta dalla Regione Liguria.
“I motivi di contestazione - dichiara Ino Bonello presidente provinciale- sono molteplici e si stanno dimostrando un grave danno per la nostra economia e le nostre imprese. La scelta di applicare la retroattività degli aumenti tariffari si sta dimostrando sbagliata, iniqua e letale per molte attività del territorio sul quale è organizzato il servizio idrico integrato. La politica deve fermarsi e tornare indietro su tali decisioni.”
“Serve un nuovo progetto innovativo – aggiunge Scibilia Sergio- segretario provinciale - di rilancio della gestione idrica, che non puo' essere basato, per recuperare il gap industriale, gestionale e organizzativo di Rivieracqua, con la semplice formula finanziaria degli aumenti in bolletta.
Abbiamo bisogno di mantenere la governance pubblica e andare alla ricerca di un vero socio industriale che porti know-how, che valorizzi il nostro territorio transfrontaliero, non un colosso finanziario che volto solo alla creazione di profitti e diventi conseguentemente il padrone del nostro patrimonio, con una definitiva privatizzazione. La scelta di gestori “efficienti” non deve significare identificare quelle aziende che garantiscono la massimizzazione dei profitti mediante processi finanziari. Non sarebbe, infatti, accettabile muoversi secondo una logica, troppo abusata, di “socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti. Le scelte sinora adottate creano indicazioni che vanno in tal senso, con un percorso scontato, il meno faticoso: - conclude Scibilia- dismissione della parte pubblica e cessione totale ai privati“. Diventa urgente e fondamentale intervenire rispetto alla ristrutturazione e all’ammodernamento delle reti idriche.
Confesercenti chiede un piano di “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, che nell’arco dei prossimi 5 anni costruisca investimenti pubblici. "In ultimo, chiediamo di adottare nell’immediato, per attenuare gli effetti del caro bollette e la conseguente ripercussione sulla rete economico-sociale, il mantenimento della tariffa di emergenza, ossia il mantenimento della applicazione della tariffa agevolata alle utenze, come da contratti già stipulati in passato, nelle operazioni di retroattività, evitando quindi che le imprese si trovino a dover pagare adesso bollette più elevate a causa della di ingiustificati conguagli. La politica dell'acqua deve essere indirizzata all'attività di pianificazione, sviluppo, distribuzione e ottimizzazione delle risorsi idriche, non quella di creare semplici profitti ai danni delle imprese. A sostegno del ricorso al TAR Regione Liguria depositato nei mesi scorsi prosegue anche questo mese la raccolta firme di Confesercenti sul territorio ed in particolare questo mese, i presidi saranno nel bacino taggese ed in particolare attività e privati cittadini possono recarsi a Taggia presso il Bar Emilio di Fiorella in p.zza Eroi Taggesi e presso lo studio Rosciani Simona in via Roma, ad Arma (Taggia) presso il Bar Ariston in via della stazione e presso il Bar Astra in via Boselli, a Santo Stefano al Mare presso il Bar Il Baretto in Lungomare cap. D’Albertis, a Riva Ligure presso il Bar Riviera Cafè in corso Villaregia".