Attualità - 14 marzo 2024, 07:21

Taggia: 14 ricorsi dei balneari contro le ordinanze del Comune, Conio "Atto dovuto, sono a loro vicino"

I ricorsi ai tribunali amministrativi vengono inviati da migliaia di concessionari in tutta Italia

Taggia: 14 ricorsi dei balneari contro le ordinanze del Comune, Conio "Atto dovuto, sono a loro vicino"

Anche a Taggia esplode il caso della ‘Bolkestein’ con i rinnovi delle concessioni demaniali, alle prese con la direttiva europea.

Il Comune tabiese, infatti, ha dovuto emanare una serie di documenti e di ordinanze, relative allo stop delle concessioni a fine 2023, con la possibilità di una proroga ancora per il 2024. Proprio per questo, come avviene in moltissimi altri comuni costieri di tutta Italia, i concessionari hanno fatto ricorso al Tar contro le delibere sulla scadenza delle concessioni demaniali.

Ad Arma di Taggia sono 14 i ricorsi presentati, nell’ambito della decisione delle diverse organizzazioni di categoria, che hanno consigliato ai propri iscritti di presentare i ricorsi ai diversi tribunali amministrativi regionali. Dal canto suo l’Amministrazione tabiese è stata obbligata a decidere di resistere ai diversi ricorsi, dando mandato ad uno studio legale.

Nel dicembre scorso, seguendo i dettami del decreto Draghi, il Comune ha chiesto ai concessionari di fornire i documenti per fornire la proroga al 2024 e, sul caso, è intervenuto il Sindaco di Taggia, Mario Conio: “Formalmente c’è una contrapposizione tra comune e concessionari – ha detto - ma voglio sottolineare di essere vicino ai balneari, lasciati in balia della situazione, mentre i comuni sono stati obbligati ad applicare la norma. Ai concessionari della mia città esprimo la mia vicinanza e più volte l’ho fatto incontrandoli insieme alle associazioni di categoria”.

“È normale che, come comune – termina Conio – ci siamo dovuti costituire in questi procedimenti ma voglio anche lanciare un appello, affinchè la politica si prenda le sue responsabilità. Migliaia di famiglie che gestiscono gli stabilimenti balneari si sentono in bilico e non possono far conto sul proprio futuro, spesso dopo tanti anni di grossi investimenti nelle rispettive attività”.

Carlo Alessi

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