Dopo l’affaire Canalis al grido di “La mia Liguria”, gli spot di Regione sono sotto la lente di ingrandimento per costi e qualità. Non fa eccezione l’ultima produzione “Liguria da baciare” firmata dal regista Fausto Brizzi (vincitore, tra gli altri, di premi come David di Donatello, Ciak D’Oro e Nastro d’Argento) e trasmessa per la prima volta durante la 74ª edizione del Festival di Sanremo. Tre clip che mostrano angoli di Liguria come sfondo a coppie che si scambiano baci appassionati.
Che piaccia o meno sul piano strettamente artistico, la campagna “Liguria da baciare” è finita al centro del dibattito del consiglio regionale con l’interrogazione presentata da Ferruccio Sansa (lista Sansa) per chiedere lumi in merito alle spese sostenute. Il documento, nello specifico, richiedeva un approfondimento sia sulle spese di produzione, sia per i costi di pubblicazione.
Dagli uffici di Regione Liguria, per voce del vice presidente Alessandro Piana, sono arrivati i dettagli dei costi: 36 mila euro per regista e art director; 20 mila euro per i diritti musicali; 3.900 euro per il casting; 48 mila euro per lo spot. Il totale, considerando anche l’Iva, ammonta a circa 125 mila euro. Nel corso delle cinque serate lo spot è stato visto da 40.951.704 telespettatori (dati ufficio stampa Rai).
“Da molti anni Regione Liguria utilizza il Festival per la promozione della sua immagine - ha concluso Piana - Regione non ha ancora acquistato gli spazi per la messa in onda della campagna, è stata trasmessa la cartolina in convenzione con la Rai. Per la pubblicazione sui social abbiamo speso 4.880 euro per 13 milioni di interazioni”.