Una delle novità del ‘Corso Fiorito’ di quest’anno a Sanremo sarà la possibilità, per residenti e turisti, di vedere dal vivo la costruzione dei tre carri fuori concorso. Una idea che era stata parzialmente avviata già negli anni precedenti allo stop della manifestazione con il carro di Sanremo, che veniva allestito a Villa Ormond.
Quest’anno, invece, verranno sistemati tre grossi capannoni in Pian di Nave (quindi in pieno centro), dove verranno allestiti i tre carri fuori concorso, ovvero Sanremo e i due ‘stranieri’ Locarno e Mentone. Una opportunità in più, quindi, per vedere da vicino come viene creato un carro fiorito visto che si potrà accedere alla zona senza alcun problema.
Una attrattiva in più per tutti, che sicuramente creerà ulteriore attesa per la sfilata della domenica, che torna dopo quattro anni, a causa del Covid prima e di qualche problema organizzativo poi. ‘Sanremo in Fiore & Outdoor’: è questo il titolo del corso fiorito che sarà preceduto, sabato 23, dalla sfilata delle bande musicali e dei gruppi folkloristici nel centro della città.
Tra l’altro, i tre carri fuori concorso saranno riportati, dopo la sfilata, nuovamente in Pian di Nave e, gli appassionati, potranno rivederli da vicino, anche nel pomeriggio. Il Corso Fiorito, lo ricordiamo, è riconosciuto con decreto ministeriale del MIBACT tra le più importanti ‘Manifestazioni Carnevalesche Storiche’. E’ organizzato dal Servizio Turismo del Comune di Sanremo ed è un appuntamento di grande richiamo a cui la RAI dedica annualmente uno speciale di ‘Linea Verde’ con riscontri importanti in termine di audience. La tv di Stato effettuerà le riprese nel corso della sfilata e, quindi, confezionerà la puntata della settimana successiva.
Domenica la sfilata dei carri prenderà il via alle 10.30 e, il percorso ad anello si snoderà lungo le seguenti vie e piazze cittadine: lungomare Italo Calvino, piazzale Carlo Dapporto, tratto pista ciclabile parallelo a via Nino Bixio sino a Giardini Vittorio Veneto. Sono previsti tre giri e l’ultimo giro verrà ripreso dalle telecamere della Rai. Come sempre l’accesso al percorso sarà libero mentre le tribune saranno a pagamento, in piazzale Carlo Dapporto, al costo di 30 euro, più i diritti di prevendita. L’accesso alle tribune verrà consentito sino alle 9.30.
Questo l’ordine di uscita dei carri: Sanremo (fuori concorso), Bordighera (handbike), Vallecrosia/Camporosso (beach volley), Taggia (ciclismo), Imperia (arrampicata), Pompeiana (snorkeling), Riva Ligure (trekking), Isolabona (surf), Ospedaletti (montani bike), Ventimiglia (canyoning), Santo Stefano al mare (parapendio), Dolceacqua (running). Fuori concorso Locarno e Mentone. Il Comune di Seborga ha invece rinunciato alla partecipazione per via dei costi troppo elevati. Sono previsti i parcheggi straordinari destinati alle autovetture e ai bus (a pagamento).
Il Corso Fiorito nasce nel 1904 con il nome "Festa della Dea Flora". In quell’occasione sfilavano lungo le vie di Sanremo carrozze ornate e decorate da composizioni floreali con prodotti provenienti dal territorio. Il successo fu tale da divenire un appuntamento annuale che, nel Dopoguerra, prese il nome di “Italia in Fiore” e ai carri fioriti si affiancarono bande musicali e gruppi folkloristici. Seguì un periodo di interruzione dal 1966 al 1980, quando la manifestazione riprese con nuovo slancio trasformandosi in uno degli eventi di punta del calendario manifestazioni del Comune di Sanremo con la denominazione di “Corso Fiorito”.
Nella seconda metà degli anni Novanta ha attraversato una nuova fase di successo e notorietà anche fuori dai confini della città grazie all’inserimento della sfilata e della premiazione nella trasmissione “Linea Verde” con il nome di “Sanremoinfiore”, a un nuovo e più regolare assetto come l’assegnazione, ad ogni edizione, di un tema su cui i maestri di composizione floreale sono chiamati a cimentarsi, e al voto di una giuria, composta anche da personaggi di ampia notorietà legati, in qualche modo, al tema stesso.
Il ‘Corso Fiorito’ torna dopo l’edizione 2019. Era infatti il 4 marzo 2020 quando, a pochi giorni dal ‘lock down’ che avrebbe fermato l’Italia, il Sindaco Biancheri decise di annullare la manifestazione. Uno stop che, di lì a poco, divenne globale sia nel nostro paese che nel mondo intero. L’anno successivo non cambiò nulla mentre nel 2022 e lo scorso anno venne a galla il problema del capannone di Ventimiglia. Quello del 23 e 24 marzo sarà un weekend con almeno 30/40mila persone che invaderanno gioiosamente la città.
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