Da un lato la buona notizia: il punto nascite di Sanremo ha riparto e dal 15 febbraio sono nati già 6 bimbi. Dall’altro una malattia ormai cronica per l’As1: la carenza di personale. In totale mancano 390 unità, 174 delle quali in dirigenza.
Sono questi i due temi toccati dal neo direttore generale dell’azienda sanitaria imperiese, Maria Elena Galbusera, nel suo primo incontro con la quinta commissione consiliare del Comune di Sanremo, presieduta da Anna Asseretto, insieme al direttore sociosanitario, Roberto Predonzani, al direttore amministrativo facente funzioni, Davide Dulbecco, e al direttore sanitario facente funzioni, Giovanni Bruno. All’incontro ha preso parte anche Costanza Pireri, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sanremo.
“Il quadro delle risorse umane ha moltissimi segni ‘meno’ - ha detto Galbusera - una fotografia drammatica che si registra nonostante Asl1 sia una vera fabbrica di concorsi, avvisi e proposte a tempo determinato e indeterminato. Facciamo continuamente procedure e, nonostante ciò, questi sono i numeri. Numeri che comportano l’esigenza di ricorrere alla cooperative, non è possibile farne a meno. I medici sul mercato sono pochi e possono permettersi di scegliere dove andare. Qualcuno partecipa e poi si tira indietro al momento della sottoscrizione del contratto. Siamo molto decentrati, il costo della vita non è favorevole, motivo per cui stiamo provando a lavorare sulle foresterie offrendo agli specializzandi di venire a lavorare da noi”.
(Il dettaglio delle risorse umane in Asl1)
Intanto il punto nascite di Sanremo è entrato a regime e, con la nascita odierna di Emilio, sono già 6 i bimbi nati nel nuovo reparto dal momento della sua riapertura, il 15 febbraio. Una struttura moderna allestita da Asl1 con l'obiettivo di rendere sempre più un'idea di "casa" nel momento del parto, tanto che il primo nato è stato partorito in acqua.
Resta, comunque, il problema del personale. “Non vengono, non rispondono - ha detto Galbusera - non è molto concreta la possibilità di avere ginecologi strutturati, per dare risonanza a questa apertura stiamo pensando, oltre al passaparola, ad attivare corsi che informino le mamme della possibilità di venire a partorire a Sanremo. Al 'Borea' possiamo fare tutto, anche i cesarei”.
Una possibile soluzione alla cronica carenza di personale potrebbe essere l'istituzione della zona disagiata, pratica che da Ponente è stata più volte chiesta a Regione Liguria e ribadita oggi anche dall'assessore Pireri e dalla presidente Asseretto.
(La riunione della quinta commissione consiliare)
Infine, in merito al Palasalute di Sanremo, il direttore generale ha detto che “i lavori sono ripresi e abbiamo in previsione di chiudere l'intervento entro un anno e mezzo, stiamo lavorando per la suddivisione degli spazi interni”.
Mentre, in merito allo spostamento della centrale operativa del 118: “È una sperimentazione che parte dalle previsione del piano sociosanitario regionale che razionalizza il numero delle centrali. È stato costituito un gruppo di lavoro che ha predisposto un progetto per l'unificazioni di Asl1 e di Asl2 per una centrale unica. Il gruppo ha prodotto un progetto poi approvato dall'assessorato e c'è stato un mandato allo stesso gruppo di lavoro per dare attuazione, il primo passo è stata l'individuazione della sede ad Albenga”.