“Ancora sgomenti e addolorati per la morte del giovanissimo Doukhani Mohtadi e il ferimento della sorella nel drammatico incidente a Bussana mentre i due fratelli andavano a scuola, sentiamo il dovere, accanto a un rispettoso cordoglio, di interrogarci sulle condizioni di sicurezza delle nostre strade”. Ad intervenire sul tragico incidente di ieri sono Gianni Salesi, Francesca Antonelli e Giancarlo Di Remigio del Partito Democratico di Sanremo.
“Questa tragedia doveva essere evitata – dicono -, non si può morire andando a scuola e quindi è necessario che tutto il mondo politico cittadino dia risposte precise e convincenti riguardo ai motivi che hanno permesso che ciò accadesse e trovi delle soluzioni immediate e risolutive affinché tragedie come questa non si abbiano a ripetere.
Da molto tempo i cittadini di Bussana e di tutta Sanremo, specialmente quelli residenti nelle zone periferiche della città e nelle frazioni, lamentano la situazione di una viabilità che mette a repentaglio la vita delle persone che ogni giorno percorrono le strade. Ci sono asfalti in condizioni pietose, strade periferiche senza adeguate protezioni e con scarsissima illuminazione, aree con transito di alunni e pedoni senza marciapiedi o protezioni, poco pulite e con un arredo urbano assente o vecchio e indecoroso.
Come Partito Democratico invitiamo la politica del nostro territorio e in primo luogo l'Amministrazione uscente del Comune di Sanremo e quella Provinciale, a predisporre una regolamentazione della viabilità più stringente, efficace e ben visibile nella zona di Bussana, dove è necessario un servizio di vigilanza e, perché no, di accompagnamento dei ragazzi nel tragitto a piedi che devono percorrere tra la fermata dei mezzi pubblici e l'ingresso della scuola, sino ad arrivare, con sollecitudine, all'attivazione di un servizio di trasporto urbano che giunga sino al Mercato dei Fiori e che possa essere funzionale per i ragazzi e i docenti.
Il Partito Democratico, insieme alla coalizione che sostiene il candidato sindaco Fulvio Fellegara, si fa portavoce del disagio e della voce, troppo spesso inascoltata, di tante persone che ogni giorno sono costrette a vivere in situazioni di “normale” pericolo, di “quieta” sopportazione di condizioni che non sono degne di una città ospitale e internazionale come Sanremo. Si faccia tutti insieme una profonda riflessione e si metta mano, da subito, a soluzioni efficaci e risolutive”.