- 22 febbraio 2024, 07:38

In valle Arroscia arriva il collare anti-lupo che tiene lontani i predatori con gli ultrasuoni

"Saranno finanziati dal bando di Fondazione San Paolo per la salvaguardia zootecnica”, dice il presidente dell'Unione Renato Adorno

Il sindaco Renato Adorno

Il sindaco Renato Adorno

L’entroterra ha un nuovo protagonista, il lupo, e, oltre all’uomo, un nuovo nemico, elettronico. Uno strumento, nato grazie alla tecnologia, in grado di terrorizzarlo, difendere le sue prede e metterlo nella condizione di non nuocere.

L’animale temuto e accusato delle peggiori nefandezze, detentore di un inalienabile diritto naturale di esistenza e terrore degli allevatori di bovini, pecore e capre potrebbe essere costretto alla resa o, perlomeno, a cambiare territorio di caccia.

Un’arma, insomma, che non causa danni di alcun tipo perché è soltanto difensiva. “E’ uno strumento che controlla i parametri vitali delle greggi – spiega Renato Adorno, presidente dell’Unione Comuni Valle Arroscia e sindaco di Rezzoe, in base alla loro alterazione, lancia uno segnale ultrasonico che costringe i lupi ad allontanarsi dalle loro prede”.

Il collare da appendere al collo dei bovini, delle pecore e delle capre, registra il battito cardiaco, il ritmo del respiro e il flusso sanguigno della bestia ospite e, non appena i dati certificano uno stato di stress, emette ultrasuoni insopportabili per i lupi, costretti ad abbandonare la caccia.

Si tratta di un valido elemento di difesa degli allevamenti già sperimentato positivamente – prosegue il presidente AdornoE stiamo attrezzandoci per avere i necessari finanziamenti inerenti al bando emesso dalla Fondazione San Paolo per la salvaguardia zootecnica”.

La Fondazione, infatti, potrebbe assegnare all’Unione dei Comuni dell’Arroscia la maggior parte delle risorse finanziarie necessarie per l’acquisizione della tecnologica arma elettronica.

La Fondazione San Paolo contribuirebbe con l’80 per cento della spesa mentre agli allevatori rimarrebbe soltanto da versare un modesto contributo”. Ma il tempo non aspetta e, probabilmente con la bella stagione, la fame dei predatori non diminuirà. “Il termine per le presentazioni delle richieste di finanziamento - conclude il presidente-sindaco – scade alla fine di marzo: rispetteremo la scadenza sperando di risolvere il problema dei lupi e ridare tranquillità agli allevatori", conclude Adorno.

Ino Gazo

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