Vallecrosia celebra la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. La cerimonia, nonostante il maltempo, si è svolta questa mattina presso la stele sita nella piazza della Stazione a Vallecrosia alla presenza dei ragazzi del Cnos Fap, delle associazioni combattentistiche e d'arma, degli alpini, delle autorità, locali e regionali, civili, militari e religiose, della Ponente emergenza protezione civile e della Croce Azzurra Misericordia.
Durante l’evento i presenti hanno ricordato i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale con la deposizione di una corona di fiori e racconti e letture su quell'episodio storico. Per l'occasione erano presenti anche il sindaco di Camporosso Davide Gibelli e il suo vice Fulvia Raimondo.
“L'Amministrazione ha colto subito con entusiasmo la proposta degli alpini di Vallecrosia di lasciare un punto di riferimento, un monumento, a ricordo di quel triste e tragico momento" - ha detto il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi che ha presenziato all'evento insieme al vicesindaco Marilena Piardi, agli assessori Patrizia Biancheri e Antonino Fazzari e ai consiglieri comunali Enrico Amalberti e Fabio Perri - "Ringrazio tutti i presenti tra i quali anche i ragazzi del Cnos. La crescita culturale non avviene solo tra i banchi di scuola ma anche all'esterno partecipando alle iniziative comunali e nazionali per la libertà. Un ringraziamento va anche al parroco della parrocchia di Maria Ausiliatrice don Karim per la sua doppia veste: ha benedetto la corona e ha ricordato la sua mamma e la sua esperienza personale. Ringraziamo anche il cittadino Nico Franzutti che ha testimoniato fatti accaduti e vissuti all'interno della sua famiglia. Oggi siamo qui per ricordare quello che è accaduto in quelle terre italiane che molte volte sono state dimenticate. Le morti non hanno un colore politico. E' importare ricordare per evitare che simili occasioni possano accadere nuovamente, non dobbiamo dimenticare.".
“Oggi ricorre il ventesimo anniversario dall'istituzione della Giornata del Ricordo in memoria dei martiri delle foibe e degli esuli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia che alla fine della seconda guerra mondiale dovettero abbandonare le loro terre per fuggire dalla feroce repressione del regime comunista di Tito" - ha sottolineato il consigliere regionale Veronica Russo - "E' una giornata importante perché non bisogna dimenticare e, soprattutto, rinnegare un momento storico che è esistito nella nostra Italia e che ha interessato gli italiani. A distanza di tanti anni c'è ancora chi vede questo giorno, nato per ricordare centinaia di migliaia di italiani compresi quelli che purtroppo vennero barbaramente infoibati, come una manifestazione di natura esclusivamente politica. Io dico che dopo venti anni è giunta l'ora di mettere da parte questi pregiudizi e di far sì che questa sia una giornata che unisca e non più divida. I giovani devono imparare dagli errori che sono stati fatti nel passato per evitare che si ripetano".
Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".