Una delegazione di alpini del Ponente ligure a Roma per la presentazione ufficiale del libro del generale di corpo d'armata Marcello Bellacicco: "Noi ci abbiamo creduto. Diario di sei mesi di missione in Afghanistan". L'incontro si è svolto questa mattina nella sala della Regina di Palazzo Montecitorio.
Attraverso il racconto e le testimonianze di chi l’ha vissuta come protagonista, il libro dell'ufficiale degli alpini paracadutisti, scrittore e politico di Diano Marina descrive la missione in Afghanistan della Brigata Julia tra il 2010 ed il 2011, nell’ambito della Operazione NATO ISAF. Ha voluto, perciò, rendere onore all’impegno, al sacrificio e ai risultati ottenuti in quei sei mesi di missione dai militari italiani, che assolsero il loro compito senza risparmi o condizionamenti, seguendo solo la pura etica del dovere. Pagina dopo pagina, é possibile conoscere e capire come si prepara, si conduce e si porta a termine un impegno operativo così complesso e difficile, come quello afghano. Una narrazione completa, dettagliata, talvolta cruda, ma sicuramente onesta ed obiettiva, in cui l’autore fa riferimento solo alla realtà dei fatti, senza far sconti ad alcuno, nemmeno a sé stesso.
Nel corso della presentazione sono intervenuti l'onorevole Paola Chiesa, capogruppo della commissione difesa, Andrea Romussi, già ambasciatore in Burkina Faso, il dottor Marco Urago della cooperazione italiana ad Herat, la dottoressa Maria Bashir, già capo della procura del tribunale di Herat, Kamal Fakhruddin, già ufficiale delle forze sicurezza afghane, Claudio Cali, giornalista e inviato di Sky Tg24. Hanno presenziato il generale Vincenzo Camporini, già capo stato maggiore della difesa, Ettore Guastalla, giornalista e senior defence correspondent, Gianluca Ales, giornalista e inviato di Sky Tg24, Carlotta Ricci, giornalista e inviata Rai, e l'attore Francesco Pannofino. Ha moderato l'incontro Alessandro Conte, direttore di European Affairs Magazine.
Per l'occasione erano presenti anche gli alpini di Vallecrosia, Camporosso e Ventimiglia e Marisa, la mamma dell'alpino di Seborga deceduto per un tumore causato dal contatto con l'uranio impoverito in seguito alla Missione di Pace del 2002 nei Balcani Valerio Campagna. "Una giornata bellissima carica di significati" - dice Giuseppe Turone, capogruppo degli alpini di Vallecrosia - "Viva gli alpini e onori a coloro che hanno lasciato la vita in terra Afghana".
Marcello Bellacicco è nato a Savona nel 1959 e ha vissuto fino a 10 anni a Pieve di Teco. Figlio di un maresciallo dei carabinieri e di una maestra elementare, per la professione paterna, dopo un anno a Imperia, nel 1970, si trasferisce a Diano Marina. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Vieusseux” di Imperia, ha giocato nelle giovanili della “Dianese” e frequentato le “Opere Parrocchiali”, collaborando con il curato, don Umberto Busso, come catechista ed organizzatore dei campeggi estivi montani per ragazzi. Nel 1978 è riuscito a coronare il suo sogno superando il concorso per accedere all’Accademia Militare di Modena, che ha frequentato fino al 1980, per poi essere ammesso alla Scuola di Applicazione di Torino. Nel 1983 ha terminato il ciclo di studi, con la laurea specialistica in Scienze Strategiche e il grado di tenente. Fu assegnato al Battaglione Alpini “Trento”, in Alto Adige da dove ha iniziato la sua folgorante carriera. E' stato, infatti, comandante di compagnia ai Battaglioni “Trento” e “Susa”, ha comandato il Battaglione “Monte Cervino”, il 2° Reggimento Alpini, il Reggimento Allievi dell'Accademia Militare, la Brigata Alpini Julia e la Divisione “Tridentina”. Ha ricoperto incarichi di staff presso lo Stato Maggiore Esercito, nei settori addestrativo ed operativo, è stato Addetto Militare per Germania/Olanda/Danimarca e Vice Comandante del C.A. Reazione Rapida della NATO. Ha partecipato a molte missioni all'estero e ha ricoperto l'incarico di comandante della Regione Ovest in Afghanistan. Gli sono state conferite innumerevoli onorificenze nazionali ed internazionali, tra cui l'Ordine Militare d'Italia, la “NATO Meritorious Service” e la “Legion of Merit” del Congresso Americano.