È domani, mercoledì 7 febbraio, alle ore 15:30 l’incontro con la scrittrice Irene Renei e il suo “Dieci tazze a colazione”, appuntamento che rientra nel ricco programma di iniziative lanciato dalla Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi, in questa settimana festivaliera.
Autrice da sempre vicina alle problematiche sociali, legate al ruolo della donna nella nostra società e alle molteplici dinamiche che legano genitori e figli, Irene è autrice del blog “Donne che pensano”, con ampio seguito sui social.
Dieci tazze a colazione sono allegria e abbondanza. Sono il sorriso assonnato di ospiti sempre diversi e la buona volontà di chi, al mattino presto, conta le scarpe in corridoio per capire quante persone si presenteranno a tavola. Ma sono anche emergenza, mani tese verso chi ha più bisogno.
Irene ha una famiglia felice, un rapporto speciale con il marito e due figli meravigliosi, eppure qualcosa le manca. Forse è proprio la consapevolezza di essere fortunata a spingerla verso chi non lo è affatto, per provare quanto meno a bilanciare i conti.
Inizia così un percorso di volontariato in una comunità “madre-bambino”, dove scopre la realtà delle famiglie più disastrate: ragazze giovanissime scappate da padri padroni, figli resi problematici dagli abusi e dalla trascuratezza in cui sono cresciuti, tossicodipendenze, ignoranza. È un viaggio doloroso e umanissimo, tra vicende drammatiche e oscure, in cui però riesce ancora a filtrare qualche raggio di speranza: i bambini che nonostante tutto tornano a sorridere, la diffidenza delle mamme che pian piano si scioglie, l’affetto che sboccia.
Irene riesce a coinvolgere anche i componenti della sua famiglia, ognuno dei quali diventa volontario a suo modo, e infine apre la porta della sua casa per accogliere altri tre figli in affidamento, e dare così la possibilità a Malika, la madre naturale, di ricostruire le fila di una vita normale.
A chi è vicino al mondo del volontariato, a chi ama le storie dove a vincere sono la determinazione e l’amore per gli altri, a chi vuole sottrarsi per qualche ora alla confusione festivaliera, godendo dell’incantevole vista sulla baia di Ospedaletti, l’invito è a salire a Coldirodi e a non perdersi l’appuntamento di domani. L’ingresso è libero.