Sono terminati i lavori del primo lotto del cosiddetto ‘Masterplan’ per l’acquedotto Roya 2 (fermo da anni per la sua vetustà), eseguiti nella zona del Sud-Est a Sanremo. Nei prossimi mesi l’intervento, particolarmente importante per l’approvvigionamento dell’acqua in tutta la provincia, riprenderanno nelle tratte comprese tra il Sud-Est e la Capitaneria di piazzale Vesco e, dall’altra parte per arrivare fino a Capo Verde.
Si tratta di un’opera fondamentale per portare il prezioso liquido che arriva dal fiume che sfocia a Ventimiglia e che disseta da tempo tutta la provincia. Un intervento che servirà ad evitare quelle problematiche che, nell’estate scorsa hanno portato tutto l’imperiese ad un passo dal razionamento dell’acqua.
Nelle scorse settimane non sono mancate alcune polemiche, in relazione alla paventata chiusura della pista ciclabile, proprio in occasione dei lavori. Era anche stato presentato un ordine del giorno, che chiedeva lo spostamento dei lavori sull’Aurelia per consentire la normale apertura della ciclabile, soprattutto nei periodi primaverile ed estivo.
I lavori sono però particolarmente urgenti, sia per i finanziamenti dettati dal Pnrr che, soprattutto, per garantire l’approvvigionamento di acqua che non consente slittamenti o rinvii. Da alcune settimane è in atto un tavolo di lavoro congiunto tra Rivieracqua e il Comune di Sanremo, in modo da definire al meglio il crono programma dei lavori, affinchè i disagi siano limitati per quanto possibile.
Il tavolo sta verificando la previsione dei due lotti rimanenti e, nei prossimi giorni, sarà anche oggetto di sopralluoghi tra le ditte appaltatrici (tre in tutto), i tecnici di Rivieracqua e di palazzo Bellevue, insieme agli assessori Massimo Donzella e Mauro Menozzi, che stanno seguendo i lavori per conto del comune.
Secondo i ben informati la maggior parte dei lavori deve forzatamente essere eseguita sotto la pista ciclabile. Alcuni potrebbero essere ‘deviati’ sull’Aurelia ma sembra una eventuale scelta particolarmente difficile da attuare. Ora si attendono i sopralluoghi nelle zone interessate dai lavori, che saranno fondamentali per trovare la soluzione migliore e meno invasiva per eseguire gli interventi, che rimangono comunque urgenti.