Sport - 26 gennaio 2024, 15:35

'Arena Sanremo': continua il botta e risposta, la Sanremese punta nuovamente l'indice contro il Comune

"Risulterebbe non veritiera - dice il sodalizio biancoazzurro - la circostanza che gli uffici preposti del Comune e il sindaco non abbiano commesso errori".

'Arena Sanremo': continua il botta e risposta, la Sanremese punta nuovamente l'indice contro il Comune

La Sanremese Calcio, dopo la presentazione di lunedì scorso e la risposta del Comune, torna sul progetto dell’Arena Sanremo. Il sodalizio biancoazzurro afferma di aver presentato il documento di fattibilità delle alternative progettuali al Comune, il 31 ottobre scorso, con tanto di protocollo e che, palazzo Bellevue aveva comunicato l’avvio al procedimento amministrativo con una nota del 15 novembre.

“Nella nota – sottolinea la società calcistica matuziana - il Comune di Sanremo ha sottolineato come la documentazione trasmessa non sarebbe stata completa ed anzi carente nel PEF analitico comprensivo non soltanto della dimensione economica ma altresì (e congiuntamente) dello sviluppo delle dinamiche finanziarie del progetto ma anche nel dettaglio in ordine alla bancabilità dell’iniziativa, anche in funzione di eventuali accordi di finanziamento, nella capacità finanziaria del promotore, anche in funzione dell’equity ipotizzato e nei nominativi di tutte le società, oltre alla Sanremese, coinvolte nell’istanza con relative visure camerali”.

Per questo il Comune ha provveduto a richiedere la trasmissione della documentazione e, contestualmente, ad ‘’interrompere’ i termini procedimentali nella attesa della documentazione. Ma, secondo la Sanremese la richiesta non era corrispondente al dettato normativo, avanzando l’istanza di autotutela il 21 novembre, chiedendo che il Comune si attivasse e procedesse alla convocazione della prevista conferenza di servizi preliminare: “La risposta – prosegue la Sanremese, è arrivata il 30 dello stesso mese, chiedendo un incontro informale con i proponenti per il 1° dicembre. Abbiamo così inviato una Pec, evidenziando che l’incontro sarebbe stato puramente illustrativo e non aveva altro significato che quello di illustrare al meglio il progetto già presentato”.

La Sanremese, in una nota inviata alle redazioni, sottolinea come, essendo ampiamente ed inutilmente trascorsi i termini di secondo i quali ‘Il sindaco convoca la conferenza di servizi preliminare entro 7 giorni dalla presentazione dell’istanza corredata dal documento di fattibilità. La conferenza deve tenersi in una data non successiva a 15 giorni’, secondo la normativa vigente ha fatto istanza alla Regione affinché provvedesse alla convocazione della conferenza dei servizi preliminare, documento depositato il 5 dicembre.

“Soltanto a seguito dell’intervento della Regione (il 22 dicembre) – prosegue corso Mazzini - il sindaco ha convocato la conferenza di servizi consequenzialmente avendo adempiuto alla convocazione seppure al di fuori delle tempistiche previste dalla normativa e su impulso dell’organo regionale la Regione, ha emesso un provvedimento (il 29 dicembre) di rigetto di commissariamento avendo medio termine il Comune provveduto”.

“La convocazione da parte del Comune – prosegue la Sanremese - appare non essere rispondente alla norma di legge anche perché non sembra essere stata convocata una conferenza di carattere preliminare, come richiesto dalla legge. Secondo questa, infatti, Il Comune o l’ente locale o pubblico interessato, previa conferenza di servizi preliminare convocata su istanza dell’interessato in ordine al documento di fattibilità, ove ne valuti positivamente i contenuti, dichiara, entro il termine di sessanta giorni dalla presentazione del documento medesimo, il pubblico interesse della proposta, confermando la disponibilità a concedere le eventuali forme di contributo pubblico previste nella proposta e nell’allegato piano economico-finanziario ed eventualmente indicando le condizioni necessarie per ottenere i successivi atti di assenso sul progetto. Alla conferenza di servizi preliminare partecipa anche il Comando dei vigili del fuoco competente per territorio, per gli aspetti di competenza. Nel caso di specie, sono stati invitati alla conferenza dei servizi, da tenersi in modalità asincrona, una molteplicità di soggetti pubblici che non appaiono essere, allo stato, titolati né interessati dal fine ultimo della conferenza preliminare, cioè la dichiarazione di pubblico interesse, quali, ad esempio, Italgas, Anas, Enel ed altri. L’allargamento ad una pletora di soggetti del tutto estranei alla finalità ultima della conferenza di servizi preliminare, peraltro, non potrebbe fare altro che rallentare un procedimento che dovrebbe essere snello e il più rapido possibile”.

Secondo la Sanremese appare evidente che, la conferenza dei servizi preliminare non debba essere svolta in modalità asincrona: “Secondo la Legge è la conferenza decisoria che deve svolgersi in tale modalità. Al contrario, la norma non prevede tale modalità per la conferenza di servizi preliminare. Riteniamo questo perché la conferenza dei servizi preliminare è di per sé rapida in quanto i soggetti partecipanti debbono essere pochissimi: di fatto, il Comune ed il Proponente, essendo convocata al solo fine di decidere sull’interesse pubblico del progetto”.

La Sanremese Calcio conclude evidenziato la richiesta del sindaco, il 24 gennaio scorso’, del PEF analitico, dettagli in ordine alla bancabilità della iniziativa, capacità finanziaria del promotore, nominativi di tutte le società coinvolte nella operazione: “Anche il contenuto di questa ennesima richiesta non appare conforme ai dettami normativi e pertanto trattasi di pratica dilatoria. Le richieste in esame infatti sono in palese violazione della Legge. Infatti il Comune non può chiedere in questa fase preliminare finalizzata alla sola decisione sull’interesse pubblico o meno di realizzazione dell’opera. Il Comune può richiedere documentazione finanziaria e relativa alla bancabilità nella fase preliminare soltanto con il progetto definitivo da esaminarsi alla conferenza dei servizi decisoria che dà il vero ‘via’ al progetto (e quindi non nella conferenza preliminare). Risulterebbe pertanto non veritiera la circostanza che gli uffici preposti del Comune e il sindaco non abbiano commesso errori. Tutti gli errori procedurali e valutativi evidenziati hanno dilatato i tempi della valutazione preliminare dell’interesse pubblico per non dire generato una seconda volta uno stallo del procedimento proprio a fronte di una richiesta di documentazione integrativa da parte del Sindaco effettuata in violazione di legge e pertanto non soddisfacibile da parte della Sanremese Calcio”.

Redazione

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