La nota di stamattina emessa dalla Sanremese ha fatto parlare molto nelle vie della città dei fiori. Il progetto dell'Arena Sanremo, l'impianto polifunzionale che nelle intenzioni del presidente Alessandro Masu andrà a sostituire lo stadio Comunale, resta una priorità per il massimo dirigente dei matuziani e sarà presentato a tutta la cittadinanza lunedì prossimo, alle 18, al Casinò.
Presidente, una location importante come quella del teatro del Casinò conferma le sue ambizioni: "C'è da parte nostra la ferma volontà di far comprendere alla cittadinanza, in piena trasparenza, le nostre intenzioni. Noi non chiediamo un euro al Comune, a differenza di tanti altri progetti presentati a Sanremo, non c'è alcun rischio che la costruzione dell'opera abbia impatti sulle tasche dei cittadini”.
Si è chiacchierato molto sulla possibile 'rivalità' con il teatro Ariston: “Una cosa che non esiste in alcun modo. Anzi, sarei davvero contento di poter incontrare un'istituzione come il signor Vacchino per illustrargli un progetto che reputo non in contrasto, ma complementare al teatro. L'Ariston resta un riferimento dal quale possono nascere sinergie importanti”.
Nel comunicato di stamattina si è parlato di errori procedurali da parte dell'amministrazione comunale: “L'iter burocratico è semplice. Noi ci siamo mossi secondo i dettami del decreto stadi. Da Palazzo Bellevue non è arrivata la valutazione di interesse pubblico sull'impianto, un parametro espresso in altri contesti con particolare celerità. Lasceremo ai cittadini, lunedì prossimo, la possibilità di farsi un'idea sull'interesse pubblico del progetto. Io non sono venuto a Sanremo per fare politica - ha concluso Masu – ma c'è chi ha mormorato sulle tempistiche progettuali a ridosso della campagna elettorale. Il signor sindaco stesso mi aveva invitato a presentare il progetto entro ottobre e con sua sorpresa i sessanta giorni le 279 pagine del Documento di Fattibilità Progettuale erano pronte. La mia priorità resta la Sanremese e le oltre 200 famiglie che gravitano attorno al Settore Giovanile: quando sono arrivato i ragazzi si cambiavano in una specie di baraccopoli, giocando su un campo d'asfalto. Tanti passi avanti sono stati fatti da quel giorno e ulteriori possono esserne compiuti, in piena sinergia tra il club e la città”.