“A seguito delle recenti notizie riguardo all'acquisizione delle Aree ex Stazione di Oneglia da parte di una società privata non meglio specificata, esprime la necessità di ottenere chiarezza da parte dell'Amministrazione Comunale su questa delicata transazione”.
Così interviene il gruppo consiliare 'Imperia Senza Padroni", il cui capogruppo Luciano Zarbano ha recentemente aderito a "Indipendenza!" di Gianni Alemanno che aggiunge: “Sono iniziate le operazioni di bonifica in queste aree di considerevole estensione, situate nel cuore della città, con volumi attraenti per possibili sviluppi. Sorge la preoccupazione all'interno del nostro gruppo che l'area possa essere stata acquistata da qualche famosa catena di supermercati, un'ipotesi che vediamo con riserve sotto diversi aspetti. In primo luogo esprimiamo la nostra opposizione al proliferare eccessivo di supermercati sia per ragioni economiche che sociali. Dal punto di vista economico i supermercati possono influenzare negativamente il commercio al minuto (rischia la chiusura), compreso quello dei piccoli paesi circostanti. Da un lato ed in teoria dovrebbero creare posti di lavoro (purtroppo è sempre più insistente la voce che alcuni dei più famosi marchi della grande distribuzione non utilizzeranno più personale alle casse), ma dall’altro non possiamo trascurare il fatto che le attività commerciali indipendenti sono spesso i veri motori della ricchezza e della stabilità economica, con benefici che rimangono all’interno della nostra comunità".
"Gli introiti generati dai grandi supermercati, al contrario, tendono a fluire altrove portando un limitato ritorno economico per la nostra città. Dal punto di vista sociale, la presenza di negozi tradizionali va oltre la semplice transazione commerciale. Questi esercizi svolgono una sorta di sostegno finanziario, con una funzione di piccolo credito per le categorie meno abbienti, creando legami quasi familiari con la clientela, fungendo da luoghi di socializzazione ed incontro. L’estinzione di tali negozi". tradizionali rappresenta pertanto una perdita tangibile per il tessuto sociale della città.
"La scomparsa del piccolo commerciante è un danno anche di carattere sociopolitico. Infatti sparisce sempre più la figura del lavoratore autonomo, quello che per lavoro è costretto a pensare con la propria testa, che è libero da condizionamenti politici e che non ha bisogno di elemosinare un posto di lavoro dal potente di turno. A questo punto sorgono due domande: alcuni partiti gradiscono le persone libere? I grossi gruppi sono anche i finanziatori di questi partiti? Proponiamo all’Amministrazione l'esplorazione di soluzioni alternative all'utilizzo di quest'area: la creazione di parcheggi gratuiti (siamo contrari all’aumento dei parcheggi a pagamento), la costruzione di una struttura da adibire a centro di riuso (che non sia impattante per le abitazioni vicine), l’edificazione di un polo scolastico, oppure la realizzazione di spazi che promuovano la cultura e l'aggregazione, tutto a titolo gratuito per i fruitori. Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni chiede, pertanto, chiarezza sull'attuale destinazione urbanistica delle Aree ex Stazione di Oneglia e l'identificazione dell'acquirente, informazione che dovrebbe essere già nota in virtù del diritto di prelazione del Comune”.