Da una parte Regione Liguria che conferma l’ultimazione dei lavori per giugno 2024, dall’altra le contestazioni del consigliere di opposizione Enrico Ioculano che ritiene improbabile il rispetto del cronoprogramma.
La riapertura del tunnel di Tenda dopo i gravi danni delle tempesta ‘Alex’ dell’ottobre 2020 è stata discussa questa mattina in consiglio regionale con l’interrogazione presentata dai consiglieri Enrico Ioculano, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Davide Natale e Armando Sanna in merito al cronoprogramma dei lavori.
“Torniamo sul tema perché continuiamo a ricevere rassicurazioni da parte di Anas, esponenti del Governo e autorità locali e contestualmente si rincorrono ritardi sul cronoprogramma e puntualmente le rassicurazioni vengono smentite - ha detto il consigliere Enrico Ioculano presentando l’interrogazione - non ultima la manifestazione dei rappresentanti del commercio di Limone Piemonte che denunciavano i ritardi di queste settimane. Recentemente ho fatto un sopralluogo sul cantiere, abbiamo visto una grande attività rispetto a quando siamo andati senza preavviso. Passa una settimana e il sindaco di Tenda denuncia che a lavorare c’erano pochissime persone. Data l’importanza strategica dell’opera che vede coinvolte autorità italiane e francesi per il ripristino della strada tra Piemonte, Liguria, Italia e Francia, Regione Liguria intende attivarsi?”.
A Ioculano ha risposto l’assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria, Giacomo Giampedrone: “Il 6 ottobre è stato sottoscritto l’atto con cui l’impresa si è impegnata, mantenendo immutato l’importo, a finalizzare le opere per utilizzare il tunnel nuovo entro il giugno 2024 andando a stralciare gli impianti del tunnel storico che verranno completate entro il giugno del 2025. In cantiere attualmente la forza lavoro è di 160 operai e mediamente 20 tecnici. Durante l’esecuzione dei lavori sono state rilevate difficoltà tecniche di scavo specie sul lato francese e per i pali di fondazione del nuovo ponte per via della natura del terreno. Sono criticità studiate e in via di risoluzione. Viene confermata la data del giugno 2024 per il termine delle opere e il ripristino della circolazione utilizzando il nuovo tunnel”.
Risposte e rassicurazioni che non hanno convinto il consigliere Ioculano: “L’assessore ha citato una data e dei riferimenti che le sono stati dati dal commissario, quando ci vengono date delle rassicurazioni poi vengono smentite in pochi giorni. Il comitato tecnico francese ha detto ad Anas che se non ci saranno chiarimenti non sarà convocata la prossima CIG (Commissione Intergovernativa per il Miglioramento dei Collegamenti Franco-Italiani nelle Alpi del Sud, ndr). I francesi chiedono come mai siano stati presentati i piani della sicurezza il 6 dicembre e il progetto sia stato poi modificato l’11. Se per ogni palo ci vogliono 12 settimane come saranno rispettati i tempi? Si chiedono poi come mai vengano approvati importi di un certo tipo quando la controparte francese non è al corrente. La sintesi è che a oggi l’unità commissariale ci dice delle cose e puntualmente ci troviamo di fronte a uno slittamento delle tempistiche e una smentita delle affermazioni da parte del commissario. Verifichi e approfondisca oltre a quello che dice il commissario. A oggi l’Anas non è stata attendibile”.