"Vi sono irregolarità nel procedimento amministrativo del nuovo progetto per la realizzazione di una passerella ciclopedonale sul fiume Roya, che risulta molto impattante in termini economici, inoltre, così come progettata determinerebbe notevoli ripercussioni sulla viabilità e sulla mobilità urbana dell’area interessata determinando importanti disagi per i residenti e conseguenti ricadute impattanti sull’intera città di Ventimiglia. Di conseguenza, ho scritto al procuratore della Corte dei Conti per la Regione Liguria affinché valuti eventuali profili di responsabilità individuale o di apparato”. Lo denuncia l'ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino che ha inviato una segnalazione alla Procura regionale della corte dei conti in merito ad alcune presunte irregolarità nel procedimento amministrativo concernente l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione di una passerella ciclopedonale sul fiume Roya, messa in sicurezza degli argini nel tratto terminale e riqualificazione urbana nel comune della città di confine.
Nell'eventualità che le irregolarità ipotizzate abbiano provocato un danno erariale concreto, attuale e risarcibile, il consigliere Scullino sottopone all'attenzione della Procura un esposto. "La revoca della campata unica e la progettazione 'con pila in alveo' non ottiene il fine 'di ridurre la quota di imposta dell’impalcato' bensì il fine opposto" - sottolinea Scullino - "Lo studio dei tiranti idraulici in fascia BB non riguarda gli argini collegati dalla passerella ma quelli situati molto più a monte e collegati dal viadotto ferroviario di Peglia, che appunto sono classificati in fascia a pericolosità idraulica media, BB, colorata in giallo. Pertanto, il fine di 'mitigare le criticità sul tessuto urbano circostante e su quote arginali adiacenti alla passerella' eliminando l’innalzamento spondale indispensabile per mettere in sicurezza il centro città e Marina San Giuseppe attualmente inedificabili e portarli alla classificazione BB gialla a pericolosità idraulica media ottiene il risultato opposto. Su temi di interesse generale e assolutamente prevalenti rispetto a presunti, ipotetici e indimostrati 'importanti disagi per i residenti' doveva esservi la 'sopravvenienza' di un nuovo e diverso interesse pubblico che, invece, è assente. Sul quadro economico complessivo pari a 15.373.000,00 euro, aggravio dei costi molto impattante in termini economici, si osserva che si tratta un dato contabile che non trova alcun riscontro con la documentazione tecnica ufficiale che fissa a 11.075.000,00 euro l’importo complessivo a base d’asta dei due interventi tuttora invariato. Un presunto 'aggravio' di 4.298.000,00 euro unicamente comprovato da una irreperibile 'nota prot. n. 32513/2022' e che sfiora il 40% dell’importo soggetto a ribasso e/o a scelta economicamente più vantaggiosa gonfiandolo in misura esagerata, stravolgerebbe l’intero impianto tecnico progettuale dell’offerta e, quand’anche fosse reale e analiticamente comprovato, avrebbe dovuto avere riscontro formale ufficiale fin dalla gestione commissariale. La 'difficile sostenibilità economica' nasconde l’esatto contrario, poiché l’onere è spalmato in tre successivi esercizi finanziari e i relativi importi sono al lordo e saranno diminuiti sia dal ribasso d’asta e sia dai contributi regionali ai quali il progetto è stato ammesso nonché dalla donazione di 500.000 euro di S.A.S. Alberto II di Monaco".
Il consigliere comunale di minoranza ripercorre l'iter burocratico. "Il procedimento de quo è stato avviato il 4 novembre del 2020 con la pubblicazione del bando per l’affidamento dell’incarico professionale di progettazione architettonica-strutturale delle opere sulla base di un sub-procedimento ad evidenza pubblica col sistema della procedura negoziata e col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con partecipazione di almeno cinque professionisti e scadenza il 20 novembre del 2020. Il seggio di gara ha ammesso alla procedura negoziata cinque 'RTP' e commissione giudicatrice, organo competente per la valutazione tecnica, economica e del tempo di progettazione delle offerte, composto da tre ingegneri, che ha proclamato vincitore il RTP 'EXA Engineering srl (mandataria) / SIPAL Spa / KK Architetti associati (mandanti)' che ha offerto il ribasso del 35,40 % sul compenso complessivo posto a base di gara sceso a 299.529,97 euro al netto di IVA ed oneri previdenziali e ha ridotto del 20% il tempo di progettazione" - fa sapere Scullino - "Il procedimento de quo ha seguito, quindi, l’iter di legge che si è concluso il 12 aprile del 2022 con la determinazione n° 293 di chiusura positiva della Conferenza di Servizi decisoria ex art. 14, legge n. 241/1990 svoltasi in forma semplificata e modalità asincrona, ex art. 27 d. lgs 50/2016".
"All’esito della Conferenza di Servizi decisoria in questione che avrebbe dovuto supportare il Bando di gara d’appalto dei lavori del primo lotto, invece, il 13 ottobre del 2023 l’Amministrazione eletta il 29 maggio del 2023 ha impartito all’Area Tecnica, con una deliberazione, immediatamente eseguibile, della Giunta Comunale, l’Atto di indirizzo politico volto alla redazione di una nuova progettualità dalla stessa ottemperato con determinazione n. 1072 del 30 dicembre del 2023 di nuovo 'incarico professionale per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica e del progetto esecutivo relativo alla ricostruzione di una passarella pedonale sul fiume Roya'” - dice Scullino - "L'incarico è stato affidato direttamente in assenza di bando o di avviso pubblico di procedura negoziata senza bando, non più al RTP 'EXA Engineering srl (mandataria) / SIPAL Spa / KK Architetti associati (mandanti)' ma soltanto allo 'Studio EXA ENGINEERING SRL' (mandatario) per l’importo di 152.256,00 euro e nel rispetto del 'Documento di indirizzo alla progettazione' approvato il 28 novembre del 2023 con deliberazione n. 185 della Giunta comunale, documento, peraltro, mai pubblicato sull’albo pretorio online e, quindi, sconosciuto. Ritengo che possano sussistere irregolarità nella rimozione con efficacia ex nunc di un atto collegiale, irreversibile e a effetto durevole nel tempo quale è quello consegnato alla Centrale Unica di Committenza comuni di Ventimiglia e Camporosso. Un atto che ha come oggetto il progetto definitivo esecutivo di opere pubbliche e che si traduce in un adempimento procedurale tecnico che per legge è estraneo alle competenze di indirizzo e di controllo del decisore politico. Ritengo che detta rimozione abbia comportato costi aggiuntivi indebiti a carico del pubblico erario e che abbia prodotto pregiudizi economici a danno della pubblica amministrazione. Il danno 'emergente' quantificato al netto del 'lucro cessante' in termini di tempestivo risultato di fruizione e di immagine, risulterebbe, allo stato degli atti di 193.496,36 euro al netto di Iva ed oneri previdenziali (determinazione n° 293 del 12/04/2022) somma liquidata e di 152.256,00 euro, oneri contributivi e fiscali inclusi (determinazione n° 1072 del 30/12/2023), somma impegnata a bilancio esercizio 2023, per un totale complessivo di 345.752,36 euro".