La lettura, oggetto di questa riflessione, è quella esperienza che vede l’adulto esporre, con la propria voce al bambino, il contenuto scritto di un libro. I benefici sono stati nel tempo studiati e confermati da numerose ricerche.
Fin dai primissimi giorni di vita la voce dei genitori è un fattore fondamentale per la relazione con il neonato; addirittura alcuni dati testimoniano che già nel grembo materno il bambino beneficia della presenza di momenti in cui sente la voce che narra una storia. Attività come cantare una ninna nanna, leggere filastrocche o favole permettono di sperimentare le prime sensazioni ed emozioni in un luogo sicuro e condiviso che è la relazione con l’adulto. Sappiamo che la lettura ad alta voce ha sicuramente una buona influenza sullo sviluppo del linguaggio, ma anche sullo sviluppo cognitivo. E ciò è dovuto al fatto che la lettura di un testo da parte di un adulto, aiuta il bambino, non solo ad interpretare ciò che sente, ma a vivere all’interno del proprio immaginario le parole ascoltate dall’adulto. Perché è proprio quella voce, amata dal bambino, che lo introduce in un mondo di immagini e di significati di cui non sa interpretare il senso; ma quella voce lo rassicura aiutandolo a vivere quell’esperienza interiore “del fidarsi ed affidarsi” oltre le sue capacità di comprensione.
L’abitudine di dedicare il momento serale alla lettura ha anche un beneficio sull’instaurarsi di una buona relazione con il bambino. Invero ciò si riflette sulla percezione soggettiva di sé che egli sviluppa, una percezione che lo aiuta a trovare il senso della propria dignità soggettiva. Infatti, oltre all’attività in sé, si crea un momento speciale in cui il bambino si sente accudito e in sintonia con il proprio genitore. Un accudimento che egli percepisce come “rispetto e valore di sé”. Soprattutto nell’epoca contemporanea, dove le giornate sono spesso piene di attività estrovertite e la realtà in cui siamo immersi è carica di continui stimoli e distrazioni, questo momento diventa ancora più speciale ed insostituibile. Diviene il luogo elettivo, un luogo dove la tendenza estrovertita ed entropica viene ribaltata, riconducendo il bambino a guardare al proprio mondo interiore, perché, dicevamo, quando ascolta la lettura è sollecitata anche la sua profonda immaginazione e la sua intuizione, che lo aiuta a dare significato a ciò che ha appena ascoltato.
Inoltre, sappiamo che i bambini abituati a leggere quotidianamente fin da piccolissimi, molto probabilmente manterranno tale abitudine. In età scolare la lettura autonomo aiuta i bambini e ragazzi ad aumentare le proprie capacità di attenzione e concentrazione. Oggi sappiamo che i bambini tendono ad avere meno capacità di attenzione e concentrazione rispetto ai coetanei di qualche decennio fa, ed è quindi importante dare loro gli strumenti per far fronte ad una difficoltà che ha una forte ricaduta sulle attività scolastiche e non solo.
Anche in età più matura i benefici della lettura non sono trascurabili. Infatti, sappiamo che essa è un tipo di attività che stimola le attività mentali (memoria, pensiero logico, pensiero intuitivo e il linguaggio come elaborazione di sintesi del “vissuto e del pensato”) e previene la decadenza elaborativa del pensiero che può presentarsi con l’avanzare dell’età.
In Italia sappiamo che dopo la pandemia la vendita e la fruizione di libri sta aumentando, questo dato sembra un buon segnale rispetto ai benefici della lettura. Benefici che osserviamo, come abbiamo detto, nello sviluppo del bambino, sia relazionale che di elaborazione interiore, e con l’avanzare dell’età per prevenire il decadimento delle funzioni elaborative del pensiero. Tuttavia, la lettura aiuta in ogni momento della vita poiché è un tipo di attività che facilita la gestione lo stress aiutandoci a recuperare la capacità elaborativa insita nella vita interiore. Una recente ricerca dell’Università del Sussex ha rilevato come la lettura è in grado di abbassare il livello di stress in modo più efficace rispetto ad altri strumenti come bere una tazza di tè, ascoltare musica o fare una passeggiata. Questo proprio perché la lettura, o ascoltata o esercitata personalmente, introduce il soggetto nella propria intima esperienza della relazione tra sé e l’oggetto della sua riflessione: un’esperienza intima necessaria ed irrinunciabile.
Dott.ssa Irene Barbruni
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Roberto Pioppo.