Eventi - 15 dicembre 2023, 13:35

Arma di Taggia: i ragazzi dell'Alberghiero addobbano l'albero con le 'palline' contro i femminicidi (Foto e Video)

I giovani studenti, infatti, sono stati imbeccati dalla Professoressa Barbara Antenucci, per allestire l’albero di Natale dell’Istituto, con 105 ‘palline’ di cartoncino

Arma di Taggia: i ragazzi dell'Alberghiero addobbano l'albero con le 'palline' contro i femminicidi (Foto e Video)

Tutti insieme contro la violenza di genere, con una lodevole iniziativa presentata questa mattina all’Istituto Alberghiero Ruffini-Aicardi di Arma di Taggia. I giovani studenti, infatti, sono stati imbeccati dalla Professoressa Barbara Antenucci, per allestire l’albero di Natale dell’Istituto, con 105 ‘palline’ di cartoncino, sulle quali sono stati eseguiti disegni e scritti i nomi delle altrettante vittime di femminicidio nel nostro paese.

La cerimonia si è svolta al cospetto del personale scolastico ed alcuni membri delle Autorità locali come il vicequestore Jolanda Seri e il consigliere regionale Chiara Cerri.

A fare gli onori di casa Maria Grazia Blanco, preside dell’Istituto, che ha spiegato i motivi dell’incontro odierno: “Contro ogni tipo di violenza è il filo conduttore durante le festività natalizie. Siamo chiamati a riflettere e a indignarci. Tutti insieme doppiamo fare una rete ed è per questo che oggi ci troviamo qua. Questo albero pro donna che simboleggia la nostra indignazione è stato fatto dai ragazzi dell’Istituto e ideato dalla professoressa Barbara Antenucci”.

“Cosa è la rete? Ognuno di noi - interviene il consigliere Chiara Cerri - ha gli strumenti per sensibilizzare sul problema. Io come avvocato vi posso dire che la parità di genere non è soltanto fisica ma può essere morale o sul luogo di lavoro. In questo Istituto c’è un progetto che educa all’affettività. Ogni vittima ha un nome ed un volto”.

“Trattiamo problemi nelle scuole quali bullismo, droga e violenza di genere. La professoresa Antenucci – ha detto il vicequestore Iolanda Seri - mi ha illustrato il suo progetto. Noi come Questura forniamo freddi numeri, ma dietro ogni numero c’è una vittima che ha sofferto”.

Dopo gli interventi di rito sono stati gli studenti, impegnati attivamente nel progetto, a leggere quanto scritto sulle ‘palline’ e raccontare quanto scritto. I 105 cartoncini sono stati poi apposti sull’albero, accompagnati dalle tristi storie di queste vittime di femminicidio.

Sì parla della morte di Teresa, uccisa per strangolamento e si appone sull’albero la sua storia. Poi di Oriana uccisa da un uomo che diceva di amarla. Teresa uccisa dal marito che si è poi suicidato. Giulia uccisa a Genova dalla gelosia e dall’amore tossico del suo fidanzato. Giuseppina uccisa dal convivente per alleviare le sofferenze che pativa. Iana uccisa dall’ex fidanzato che ne ha poi occultato il cadavere. Margherita uccisa invece dalla suocera. Antonia uccisa dal marito al termine di una lite. Melina uccisa insieme all’amica e così via fino a riempire l’albero di centocinque palline.

Una cerimonia particolarmente significativa in un momento storico difficile nell’ambito delle violenze sulle donne. Ma un pensiero importante che dovrebbe essere rivolto alle donne sempre.

Calogero Fazio

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