Attualità - 15 dicembre 2023, 10:00

Il Natale dei dipendenti imperiesi di Poste Italiane: UilPoste “Trattati come Elfi”

Medaglia: “Improvvisazione e irrazionalità si sposano perfettamente con l’annoso problema della carenza di personale, che vergogna!”

Il Natale dei dipendenti imperiesi di Poste Italiane: UilPoste “Trattati come Elfi”

Nelle ultime settimane sono arrivate numerose segnalazioni negative da parte dei dipendenti di Poste Italiane presso gli uffici provinciali della Uil Poste. La gestione del personale di Poste Italiane applicato presso gli uffici della provincia di Imperia aperti al pubblico è il tema ricorrente nelle segnalazioni pervenute non a Babbo Natale ma al sindacato.

“Improvvisazione e scarsa razionalità si sposano perfettamente con l’annoso problema della carenza di personale – tuona Ferdinando Medaglia, segretario generale Uil Poste Liguria – è una vergogna: pressione inaccettabile e un enorme carico di lavoro sono ricaduti su impiegati di sportelleria e responsabili di servizio, lavoratrici e lavoratori praticamente obbligati a sopperire alle lacune causate dalla dirigenza con uno sforzo enorme di lavoro non previsto dalle norme del buon senso né da quelle del contratto collettivo nazionale di lavoro. Caro Babbo Natale, il personale è esasperato da troppo tempo e la Uil Poste non intende più tollerare una situazione straordinaria divenuta, purtroppo, ordinaria e vergognosa”.

Persiste la mancata applicazione di accordi locali e del CCNL riguardo alle sostituzioni che si rendono necessarie dalle incombenze fisiologiche del personale (ferie, malattia ecc.): “La situazione descritta rende critica la prosecuzione del servizio poiché la gestione del personale, destinato a coprire le assenze, appare nella migliore delle ipotesi nebulosa e non conforme ad accordi e buon senso. Insomma qui si chiedono straordinari da Elfi. Manca in buona sostanza un’accettabile programmazione ed una visione realistica delle problematiche del settore. La ripartizione delle risorse umane viene costantemente trattata come una continua emergenza e non vengono affrontate le annose lacune strutturali nelle risorse e nella loro organizzazione. Tali carenze gestionali sono come sempre destinate a raggiungere livelli indecenti sul finire dell’anno, quando al fisiologico incremento di lavoro si aggiunge anche la necessità di mettere in pari il conto ferie, trascurato per tutto l’anno anche a spese delle legittime aspirazioni dei lavoratori”.

“In questo periodo – conclude Medaglia - la dirigenza realizza improvvisamente l’impellente necessità di mettere in ferie quanti non ne hanno potuto godere per tutto l’anno. Questo per coprire carenze e lacune varie, poi sotto Natale si raggiunge l’apice del delirio. Uffici che dovrebbero offrire al pubblico almeno tre sportelli, non sono in grado di aprirne uno, con scontate conseguenze sul sistema nervoso di addetti e clienti, ripercussioni sulla qualità del servizio offerto alla clientela e sul decoro e la dignità di azienda e lavoratori. Questo è ciò che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: il delirio totale. Si tratta di una situazione che deriva da una inadeguata gestione delle problematiche del settore e che la Uil Poste denuncia ormai da troppo tempo. Ci aspettiamo azioni concludenti da parte aziendale e, per quanto ci riguarda, ci riserviamo ogni iniziativa possibile per portare finalmente l’azienda a risolvere una volta per tutte la situazione: con o senza Babbo Natale!”.

Carlo Alessi

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