Attualità - 11 dicembre 2023, 17:24

A gennaio il nuovo corso di formazione gratuito per gli aspiranti volontari dello sportello 'Noi4You'

Si può contattare il numero 3274057468 oppure via mail a noi4yousanbartarmaditaggia@gmail.com

A gennaio il nuovo corso di formazione gratuito per gli aspiranti volontari dello sportello 'Noi4You'

Inizia a gennaio il nuovo corso di formazione gratuito per gli aspiranti volontari dello sportello ‘Noi4You’. Chi vuole collaborare a titolo gratuito, come operatrice, come professionista legale o psicologica, come stagista o per scopi universitari e statistici, si può contattare il numero 3274057468 oppure via mail a noi4yousanbartarmaditaggia@gmail.com.

Viene richiesto alle collaboratrici massima serietà e costanza: “Per questo motivo – dicono dall’associazione - consigliamo di valutare molto bene la reale disponibilità prima di proporre e di iniziare una qualsiasi collaborazione, tenendo anche presente che essendo volontariato non offriamo alcun tipo di compenso economico”.

Per diventare volontaria (a qualsiasi titolo) è necessario un periodo di formazione e affiancamento. Bisogna fare formazione e la formazione non è soltanto un processo aperto che non si chiude mai una volta per tutte, ma deve andare ad integrarsi con alcune caratteristiche della personalità mancando le quali la formazione diventa pressoché inutile.

Secondo lo standard nazionale dei centri italiani, la formazione minima indispensabile per operare in un Centro antiviolenza consiste in un corso di base e un congruo tirocinio. Errore comune a tutte coloro che devono intraprendere la formazione, è quello di credere che un buon titolo di studio sia già sufficiente per affrontare il ruolo. Scopriranno in seguito che i titoli (diplomi, lauree, master, specializzazioni ecc.), per quanto costituiscano un sicuro vantaggio, poco hanno a che vedere con la formazione specifica necessaria per operare nei Centri e che dunque devono farla tutte incluse le specialiste: avvocate, psicologhe, sociologhe, assistenti sociali, mediche, pedagogiste e quant'altro.

L'operatrice deve conoscere la storia delle donne, deve avere una profonda e costantemente aggiornata conoscenza sul fenomeno della violenza di genere, deve fare autocoscienza, ossia un lavoro introspettivo per acquisire consapevolezza individuale e di genere.

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