Continua la razionalizzazione degli istituti bancari, sempre più pressati dall’avvento del digitale e dell’utilizzo di applicazioni e computer. Chiaramente andando anche contro le abitudini delle persone più anziane e di quelle che vivono nell’entroterra.
Accade così che, da giovedì prossimo chiude definitivamente lo sportello di BPer Banca a Badalucco, l’unico istituto di credito del piccolo paese della Valle Argentina. Il cartello di chiusura è stato apposto nelle ultime ore sulla porta di ingresso della banca ed ha, ovviamente, generato malumore tra i clienti ed i residenti.
In molti hanno chiesto anche lumi all’amministrazione che, chiaramente, poco può fare se non chiedere spiegazioni all’istituto. Intanto la decisione è presa ed i clienti dovranno forzatamente andare alla filiale di Taggia, in viale Mazzini. Ma in tanti hanno promesso ‘battaglia’, minacciando di trasferire tutti i propri averi alle Poste, unico ufficio che sta resistendo in paese.
Abbiamo chiesto il motivo all’istituto di credito: “C’è stata una razionalizzazione degli sportelli in tutta Italia – dicono da BPer Banca - tenuto conto della vicinanza con altri sportelli. Tra l’altro in Liguria la chiusura è inferiore al resto del paese ed abbiamo anche assunto 60 giovani, con l’idea di potenziare alcuni sportelli e garantire più servizi alla clientela. La decisione di chiudere alcuni sportelli meno utilizzati è presa di questi tempi da molte banche, per la razionalizzazione ma anche per poter dare più disponibilità negli altri”.
Per molti sarà una scomodità dover andare a Taggia: “Certo – termina l’istituto di credito - viene meno lo sportello più piccolo dove solitamente si fa prelievo contanti o versamenti di assegni, per avere però uffici dove si possono ottenere servizi a 360 gradi. Come fanno anche le grosse banche la chiusura dei piccoli sportelli è un dato di fatto e, purtroppo, la tendenza è questa per i piccoli presidi. Noi cerchiamo di star dietro a quella clientela che non è ancora in grado di gestire i propri con in digitale, ma ovviamente dobbiamo anche stare al passo con i tempi”.