La Prefettura di Imperia, insieme a Rete Ferroviaria Italiana, prosegue nel proprio lavoro per l'apertura del Ferrotel da adibire a Punto di Accoglienza Diffusa (PAD).
Ieri è stato effettuato un sopralluogo con Maria Grazia Pepe e Alessia Alberti per la Prefettura, Diego Capoano per RFI insieme ad altri funzionari della Rete Ferroviaria Italiana. Presente anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Amedeo Pappalardo con il vice comandante Alessandro Giribaldi.
“Il sopralluogo è servito ad individuare gli interventi di carattere tecnico e strutturale che interesseranno l’edificio - dichiarano dalla Prefettura - anche per effettuare la valutazione economica dei costi necessari per adibire il primo piano della struttura a Punto di Assistenza Diffusa. In tale direzione RFI ha manifestato la massima disponibilità a produrre, in tempi brevi, il quadro economico e dare così sollecito avvio ai lavori necessari. L’immobile, che si presenta in buone condizioni, necessita in particolare dell’ammodernamento dell’impianto elettrico per la messa a norma nonché di altri lavori per consentire la realizzazione, al piano terra, di sale dedicate al personale della Polizia di Stato”.
“Infatti, il nuovo PAD sarà oggetto di vigilanza h 24 all’interno della struttura da parte delle Forze dell’Ordine che procederanno, altresì, all’identificazione degli ospiti che vi accedono - aggiungono - intanto, il Comune di Ventimiglia, grazie alla disponibilità del sindaco Flavio Di Muro, sta già predisponendo il contratto di comodato per la cessione dell’immobile, a titolo gratuito, da parte di RFI”.
La Prefettura sta predisponendo un apposito regolamento, che verrà applicato ai PAD, nel quale saranno indicate precise norme comportamentali oltre all’orario di rientro nella struttura (che non potrà essere oltre le 19.30) al fine di garantire un servizio di assistenza controllato e regolamentato.
“Come più volte evidenziato - conclude la nota della Prefettura - i Pad, rispondendo ad esigenze di carattere umanitario a beneficio dei profughi, per i quali costituiscono quindi “Punti di sollievo”, hanno l’obiettivo di evitare lo stazionamento dei migranti nella città”.