Domani alle 10, all’ingresso del Consiglio Regionale di via D’Annunzio a Genova, ci saranno anche le associazioni politiche e sindacali della nostra provincia, a protestare in occasione della votazione del Piano Socio Sanitario regionale 2023-2025.
E’ infatti previsto un presidio pubblico del fronte comune ligure insieme per la sanità pubblica. I manifestanti diranno no al piano “Scritto dentro il Palazzo senza un percorso di partecipazione di cittadini e lavoratori”. Secondo la rete regionale anche per i prossimi due anni il Piano non darà risposta ai bisogni di salute della popolazione e non sanerà la sofferenza di Ospedali, Pronto Soccorso, medicina territoriale, servizi ambulatoriali e diagnostici.
Il Fronte Comune Ligure, in relazione ai fondi del PNRR per le strutture (Case e Ospedali di Comunità), evidenzia come il Piano regionale non affronta il problema del personale sanitario sempre più carente, ricorrendo massicciamente alla privatizzazione: “Il piano cerca di attenuare il disagio per l’insufficienza delle prestazioni erogate limitandosi ad aumentare la presenza del privato che opera per profitto. E quindi fa crescere la spesa sanitaria senza adeguare e migliorare il servizio pubblico. Le rivendicazioni della rete regionale sono:
• il Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito: la tutela della salute è un diritto, non un privilegio per pochi;
• assunzioni di personale per garantire il buon funzionamento dei servizi, prevenzione, assistenza e cura per tutti/e;
• investimenti nel servizio pubblico per risolvere le liste di attesa e le carenze diffuse;
• ascolto e confronto con cittadini e lavoratori.