Domani 21 novembre ore 16.30 in sala privata nell’ambito dei Martedì Letterari si terrà l’importante conferenza su: "Crepuscolo della monarchia in Italia per un bilancio del regno di Vittorio Emanuele III (1900-1946)". Intervengono Aldo A. Mola, autore di "Vita di Vittorio Emanuele III. Il Re discusso, 1869-1947" (ed. Bompiani), lo storico Matteo Moraglia, il console onorario di Francia avv. Luca Fucini e Marzia Taruffi.
Sul tema Aldo Mola ha scritto: ”Vita di Vittorio Emanuele III ( Bompiani) e Vittorio Emanuele III Dalla riscossa al Governo Mussolini (1919 1022) con la premessa di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, opera che raccoglie gli atti dei convegni di studi a Vicoforte e a Saluzzo.
Vittorio Emanuele III (1869 -1947) fu re d’Italia dal 1900 al 1946, imperatore d’Etiopia (1936 -1943) e re d’Albania (1939 -1943). Sovrano enigmatico e controverso, salì al trono all’assassinio del padre Umberto I. Attraversò tutte le convulsioni politiche, ideologiche e militari della prima metà del secolo XX. Benito Mussolini, da lui nominato presidente del Consiglio nel 1922, ottenne il favore del parlamento e costruì il regime di partito unico che represse le libertà, varò le leggi razziali (1938), strinse il Patto d’Acciaio con la Germania di Hitler e portò l’Italia in guerra al suo fianco (1940). Dopo tre anni di sconfitte, Vittorio Emanuele III revocò l’incarico a Mussolini, ottenne la resa alle Nazioni Unite, garantì la continuità dello Stato e avviò la ricostruzione. Nel 1944 trasmise tutti i poteri al figlio Umberto, luogotenente del regno. Il 9 maggio 1946 abdicò e si trasferì con la Regina Elena in Egitto, dove morì. Sulla base di un’ampia letteratura e inediti tratti da archivi pubblici e privati, Aldo Mola, tra i massimi esperti della materia, non condanna né assolve: documenta in modo attento e preciso, accompagnando il lettore nella conoscenza di quello che fu e rimane un emblema tragico del Novecento.
Scrive il prof. Aldo Mola: ”Vittorio Emanuele III è stato il più durevole al potere dei quattro Re d'Italia. Eppure è il meno conosciuto. Un enigma. Scontroso? Misantropo? Re democratico, socialista, soldato, fascista, fellone, fuggiasco...sono tante le etichette che gli sono state addossate. Chi fu dunque
In breve, Vittorio Emanuele III di Savoia (Napoli 11 dicembre 1869-Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947) fu re d'Italia dal 29 luglio1900 al 9 maggio 1946. In quel mezzo secolo il Regno, proclamato il 14 marzo 1861, raggiunse la massima espansione territoriale e acquisì un impero coloniale trenta volte più grande del suo territorio. Sposato con Elena di Montenegro dal 1896, Vittorio Emanuele III salì al trono trentunenne perché suo padre, Umberto I, fu assassinato da un complotto anarchico.
Malgrado il fisico non felice, di vastissima cultura e temperamento glaciale, contro ogni previsione non avviò una politica repressiva. Anzi, incoraggiò i liberali progressisti e i blocchi popolari, anche a Roma, ove fu sindaco l'ebreo Ernesto Nathan, già gran maestro della massoneria italiana. Nel primo quindicennio del Novecento il Re promosse la crescita culturale, economica e civile degli italiani con la collaborazione di statisti eminenti, quali Giolitti, Luzzatti, Sonnino.
Nel 1915 l'Italia non poté rimanere estranea alla Grande Guerra, conclusa vittoriosamente ma ad altissimo costo di vite, di risorse e della stabilità politica. Rigorosamente costituzionale, nel dopoguerra varò i governi voluti dal Parlamento, compreso quello da fine ottobre 1922 al 1943 presieduto da Benito Mussolini. Secondo Mola non fu lui ma le Camere a precipitare l'Italia nel regime di partito unico sino alla catastrofe del 1938-1945: le leggi razziali, l'alleanza ideologica con la Germania di Hitler, la consegna del Paese al “duce” che la trascinò nella seconda guerra mondiale. Il Parlamento, in parte eletto e in parte nominato, approvava e il re, secondo la Costituzione dell'epoca, non poteva non emanare. Avrebbe potuto e dovuto fare di più e di meglio? Il dibattito è aperto, senza pregiudizi, documenti alla mano. “
“Personaggio dai risvolti tragici,” secondo Mola, quel Re è la sintesi della drammatica storia d'Italia del secolo scorso. Comunque fu lui a revocare Mussolini, smantellare il regime e ottenere la resa, che mise fine all'indipendenza dell'Italia. Perciò merita di essere riscattato dall'oblio con pacata serenità, nella cornice dei Martedì Letterari del Casinò di Sanremo. Dal 2017, ricordiamo, le Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena sono state traslate dall'estero a Vicoforte. Martedì 21 verrà proiettata una videoripresa della Traslazione.
Aldo Alessandro Mola (Cuneo, 1943) storico e saggista, dal 1967 ha pubblicato opere sul Partito d’azione, sul Risorgimento, sull’unificazione nazionale e i suoi protagonisti (Mazzini, Garibaldi, i re d’Italia). Per Bompiani ha pubblicato Storia della monarchia in Italia (2002), le biografie di Silvio Pellico (2004) e di Giosuè Carducci (2006) e Storia della massoneria in Italia (2018). Il suo Giovanni Giolitti (2003) è nei Classici della Storia Mondadori. Contitolare della Cattedra Théodore Verhaegen dell’Università Libera di Bruxelles, nel 1980 è stato insignito della Medaglia d’oro di benemerito della cultura. Nel 2017 ha concorso alla traslazione a Vicoforte delle salme di Vittorio Emanuele III e della regina Elena.
Il 28 novembre ore 16.30 Gran Trofeo Premio Letterario Int. “Casinò di Sanremo Antonio Semeria” alla Sen. Elena Senatrice Elena Cattaneo. Parlerà su Armati di scienza- Conferenza Incontro. Dialoga con l’autore il Magnifico Rettore prof. Federico Delfino Partecipa con Marzia Taruffi il dott. Alberto Guglielmi Manzoni.