Il 14 novembre ore 16.30 al Teatro dell’Opera in collaborazione con l’ateneo di Genova - Facoltà di Lettere e con il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze 150 anni da “Quel ramo del lago di Como” Luca Doninelli presenta “La colpa di essere nati. Scritti sui Promessi sposi” (La Nave di Teseo). Relaziona il prof. Stefano Verdino, docente di Letteratura italiana all’Università di Genova.
“La colpa di essere nati. Scritti sui Promessi Sposi” ( La Nave di Teseo)
“L'incontro con Manzoni, avvenuto nell'infanzia, si è ripetuto negli anni, talvolta suscitando il mio entusiasmo, altre volte la mia perplessità, altre ancora la mia avversione. Gran parte delle opinioni correnti su di lui, comprese quelle negative, sono state anche le mie, in un periodo o nell'altro della mia vita. Eppure non sono mai riuscito a liberarmi di lui, e adesso non ho più nessuna intenzione di farlo. La lettura d'altronde cerca porte d'ingresso, scopre (meglio della scrittura) la natura cunicolare, sotterranea del testo. Lo scrittore dissemina il suo testo di segnali fuorvianti, inserisce trappole e inciampi, nasconde le parole-chiave così che soltanto chi gli è affine possa catturare il senso delle sue parole. L'ironia manzoniana placa chi non comprende in un sorriso complice e un po' stupido (la sua gnomica, le sue sentenze sull'umana natura, sul cielo di Lombardia, sul sul guazzabuglio del cuore e così via), ma getta nel tormento chi abbia avuto la ventura di cogliere certi segni, certi indizi celati talvolta in un aggettivo, in un avverbio. Con questo libro non pretendo di fornire illuminazioni. Però, leggendo I Promessi Sposi, lavorandoci per un anno sono giunto ad alcune persuasioni che offro al lettore, non perché le debba condividere, ma perché ne riceva un aiuto nella ricerca di una propria via al cuore tragico e splendido di questo capolavoro” (Luca Doninelli)
Luca Doninelli nasce a Leno (BS) nel 1956. Nel 1978 conosce Giovanni Testori, che gli fa scrivere il primo libro, Intorno a una lettera di Santa Caterina (1981). Tra le sue opere narrative ricordiamo I due fratelli (1990), La revoca (1992), Le decorose memorie (1995), Talk show (1996), La nuova era (1999), Tornavamo dal mare (2004), La polvere di Allah (2006), Fa’ che questa strada non finisca mai (2014), Le cose semplici (2015, La conoscenza di sé (2017). Insegna etnografia narrativa all’Università Cattolica di Milano; da questa esperienza nasce il volume Cattedrali (2011) e il progetto collettivo Le nuove meraviglie di Milano – di cui sono stati pubblicati i primi tre volumi. Ha vinto, tra gli altri, un Premio Selezione Campiello, un Grinzane Cavour, un Super Grinzane Cavour. È stato finalista al Premio Strega nel 2000 ed è finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 con Tre casi per l’investigatore Wickson Alieni (Bompiani).
Stefano Verdino, docente di Letteratura Italiana all’Università di Genova, promotore di iniziative e di eventi culturali, è fra i più solerti ed attivi italianisti e non soltanto della Liguria. Ha curato le edizioni delle poesie di Mario Luzi da Mondadori (1998) e da Garzanti (2003, 2009, 2014), edizioni di scritti e inediti di Giorgio Caproni, Eugenio Montale e Camillo Sbarbaro. Si è occupato dell’opera del Tasso e della cultura di primo Ottocento.
Già docente all’Università di Genova, direttore di Nuova Corrente e condirettore di Resine, è stato redattore de Il Verri e ha collaborato a numerose riviste e quotidiani, tra cui La Rassegna della letteratura italiana, L’Indice dei libri del mese, Poesia, Il Lavoro, Il Secolo XIX.
I suoi libri sono, fra gli altri: La poesia in Liguria (1986); Luciano Anceschi (1987); Storia delle riviste genovesi (1992); Racconto della poesia del 900 (2003); La poesia di Luzi (2006); Il re Torrismondo (2007); Genova reazionaria (2012); Tragedia (2012); La buona causa. Storia e voci della reazione in Italia (2017).
Il 21 novembre ore 1630 in sala privata conferenza su “ Il Crepuscolo della monarchia in Italia per un bilancio del regno di Vittorio Emanuele III (1900-1946). Intervengono Aldo A. Mola, autore di "Vita di Vittorio Emanuele III. Il Re discusso, 1869-1947" (ed. Bompiani) , lo storico Matteo Moraglia, il console onorario di Francia avv. Luca Fucini.