"In tutt'altre faccende affaccendato". L'adagio forse spiega perché il PD imperiese negli ultimi tempi sia così silente in città e in consiglio comunale, luoghi dove sembra assistere da mero spettatore alle performance di alleati e avversari.
Dopo il tracollo delle ultime elezioni comunali in via San Giovanni il clima era diventato davvero pesante tanto che i ben informati raccontano di riunioni agitatissime. Ma il raggiungimento della "pax", ancorché, forse, armata, che si intuiva già dalla composizione della segreteria cittadina con Paolo Berlanda (area De Bonis - Gandolfo) segretario ed Enrica Chiarini (area Barbagallo - Vassallo) sua vice, troverebbe definitiva conferma nella composizione della "dimagrita" (solo tredici componenti) segreteria regionale del nuovo leader, lo spezzino Davide Natale.
Nella massima assise politica dei dem liguri trovano infatti posto due esponenti della nostra provincia, entrambi, anche questa è una novità, espressione di Imperia città.
Parliamo di Pietro Mannoni, già segretario provinciale ai tempi dell' "all in" Ventimiglia- Sanremo-Imperia (i dem vinsero in coalizione nei centri più importanti della provincia) al quale va la delega alle infrastrutture e mobilità e di Deborah Bellotti, che da "pasionaria" di Imperia al Centro, scoperta la vocazione dem, cresce velocemente di grado (è presidente della prima commissione in Comune) e va alle Politiche ambientali regionali.
Mannoni, politico stimato e d'esperienza, è riconducibile allo storico asse Barbagallo-Vassallo, mentre Bellotti è più facilmente ascrivibile alla composita corrente che fa capo ad Antonio "Nuccio" De Bonis.
Facile quindi pensare che, dopo le diatribe interne della campagna elettorale culminate con la grottesca vicenda della serratura cambiata, i nuovi organigrammi del partito, rappresentino una plastica composizione delle annose lotte intestine tra gli storici reggitori delle cose dem.
Nessun ruolo, al momento per l'ultimo enfant prodige di via San Giovanni, il giovanissimo Joele Corigliano, protagonista di un ottimo risultato elettorale e considerato da molti uno dei pochi interpreti di una politica di vero rinnovamento non solo anagrafico.
Ma i vecchi leoni, seppur un po' feriti, ruggiscono ancora e di rinnovare, se ne parlerà, forse, al prossimo giro. Sempre che in futuro, il PD imperiese, spesso concentrato solo in tatticismi esasperati, recuperi quel minimo spazio politico che oggi pare, nei fatti, aver del tutto perduto.