Attualità - 07 novembre 2023, 17:34

Sanremo: 'La mafia non deve fermarvi', Rosaria Costa ha presentato al Casinò il suo libro (Foto e Video)

"Una settimana dopo la strage, davanti a quella maledetta voragine, sentii l’odore del sangue ed ebbi la consapevolezza della responsabilità dello Stato, che non era riuscito a proteggere cinque esseri umani"

Sanremo: 'La mafia non deve fermarvi', Rosaria Costa ha presentato al Casinò il suo libro (Foto e Video)

“C’è tutta la mia anima in quel libro. Ci ho messo due anni e, attraverso la scrittura, sono riuscita ad utilizzare il brutto passato come se io lo accettassi. E ora lo accetto mentre prima mi nascondevo”.

Sono le parole di Rosaria Costa (la vedova di Vito Schifani, ucciso insieme al giudice Giovanni Falconi nella strage di Capaci), pronunciate oggi, nell’ambito del ciclo 'La Cultura della Legalità', presentando ai 'Martedì Letterari' del Casinò di Sanremo il volume: 'La mafia non deve fermarvi' (Ed. Rizzoli).

Alla presentazione, curata da Marzia Taruffi, era presente la professoressa del Liceo Cassini, Patrizia Milanese. Con lei anche il Questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore, il presidente del tribunale Eduardo Bracco, l'Assessore Silvana Ormea ed il Consigliere Luca Lombardi.

"Una settimana dopo la strage - dice Rosaria Costa - mi ritrovai a Capaci, nel punto preciso dove era stata catapultata come un missile impazzito la Croma su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Falcone: Vito, Rocco e Antonio. Davanti a quella maledetta voragine, sentii l’odore del sangue ed ebbi la consapevolezza della responsabilità dello Stato, che non era riuscito a proteggere cinque esseri umani".

La mafia non deve fermarvi: “Per ultimo Vito mi disse il nome di Giovanni Falcone. Mi ricordai del fallito attentato nella sua villa dell’Addaura e, come in un flashback, sentii le sirene. In quel momento alzai lo sguardo verso l’orizzonte, come in cerca di qualcosa che potesse convincere Vito a lasciar perdere quell’incarico così pericoloso, e notai delle nuvole nere che avevano oscurato il cielo azzurro”.

Rosaria Costa ha rievocato il momento in cui il suo giovane sposo le disse orgoglioso che sarebbe entrato nella scorta del giudice. La storia è poi tragicamente nota e tutta l’Italia ricorda il suo grido di dolore che ai funerali di Stato scosse universalmente le coscienze. Come racconta per la prima volta in questo libro toccante, Rosaria Costa all’inizio rimase in Sicilia, lei che, provenendo da una famiglia modesta e onesta, era cresciuta nello spietato contesto della ‘Palermo di un morto al giorno’.

La prossima settimana, il 14 novembre alle 16.30 sempre al Teatro dell’Opera in collaborazione con l’ateneo di Genova (Facoltà di Lettere e con il Gabinetto Scientifico Letterario G.P.  Vieusseux di Firenze) si svolgerà la presentazione di "150 anni da Quel ramo del lago di Como”. Luca Doninelli presenta 'Il cammino del desiderio, leggere oggi I Promessi sposi' (La Nave di Teseo).

Carlo Alessi

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