Sanità - 30 ottobre 2023, 11:42

A Taggia e Ventimiglia due nuove Case di Comunità: nuovi servizi sanitari per i cittadini (video)

Sono state sistemate negli spazi concessi in comodato d'uso gratuito da RFI

La presentazione alla stazione ferroviaria di Taggia

La presentazione alla stazione ferroviaria di Taggia

Sono stati firmati oggi i contratti di comodato d’uso gratuito alla ASL 1 Imperiese, del primo piano della stazione ferroviaria di Taggia, e dell’ex deposito locomotive Eiffel a Ventimiglia, locali di proprietà di RFI (Polo Infrastrutture FS). In quei locali saranno realizzate due Case di Comunità che rappresenteranno un luogo dove le persone potranno accedere ed entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale.

Hanno firmato Mario Conio, Sindaco di Taggia, Flavio Di Muro, Sindaco di Ventimiglia, Luca Filippo Maria Stucchi, Direttore Generale ASL 1 Imperiese e – in rappresentanza di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS – Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS. Erano presenti Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Senatore Gianni BerrinoGiovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, Claudio Scajola, Presidente della Provincia di Imperia, Alessandro Piana, Vice Presidente della Regione Liguria, Marco Scajola, Assessore all’Urbanistica, Edilizia e Demanio marittimo della Regione Liguria e Angelo Gratarola, Assessore alla Sanità della Regione Liguria.

Le due nuove strutture socio-sanitarie entreranno a far parte del Servizio Sanitario Regionale, come previsto dal PNRR del 2021 e descritto nel Decreto Ministeriale 77 del 23 maggio 2022. Nell’ottica di offrire sempre più servizi alle città e rendere le stazioni e le aree ferroviarie veri e propri hub del territorio, a Taggia, viene riadattato – grazie ai fondi del PNRR – uno spazio per attività socio-sanitarie con una superficie interna di circa 1.600 metri quadri. 
A Ventimiglia lo spazio da destinare alle funzioni socio-sanitarie è l’ex deposito locomotive “Eiffel”. Il fabbricato, oggetto del Protocollo d’Intesa siglato il 13 gennaio di quest’anno, si presenta come il tipico edificio di archeologia industriale, con una struttura perimetrale in muratura portante e copertura a doppia falda sostenuta da capriate metalliche e con una superficie interna pari a circa 670 metri quadrati.

Le interviste

“Il primo esempio di stazioni ferroviarie in Italia con un servizio integrato per il territorio nasce in provincia di Imperia. A Taggia e Ventimiglia sono stati riadattati oltre 2300 mq in totale di aree ferroviarie per ospitare due case di comunità. Un luogo dove le persone potranno accedere ed entrare in contatto col sistema di assistenza sanitaria e sociale. Nasce così un modello integrato sui trasporti che offre servizi, anche essenziali, per i cittadini. Un percorso virtuoso di utilizzo degli spazi delle stazioni ferroviarie con fondi Pnrr grazie al lavoro integrato tra Regione Liguria, Asl1, Mit e Fs”. Lo ha detto deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi a margine della firma del protocollo presso la stazione di Taggia.

"E’ un passaggio decisivo e fondamentale per la realizzazione delle nuove Case di Comunità - ha detto il sindaco di Taggia, Mario Conio - presidi sociosanitari importantissimi che diventeranno punto di riferimento sanitario e sociale per la nostra comunità. Qui, in questi locali, sorgerà la Casa di Comunità di Taggia. All’interno della stazione ferroviaria che ha assunto in passato e andrà ad assumere in futuro, ruoli sempre più importanti per la mia comunità. In questi giorni ho riflettuto molto su quale contributo potessi condividere con voi in questo momento. E’ stato naturale riflettere su quanto la ferrovia in generale e questa Stazione in particolare, abbia significato e significhi per la nostra comunità. Partiamo dal passato, da un lontano passato… Era il 1857 quando nacque l’idea pioneristica di collegare il confine francese con il resto d’Italia, attraversando la Riviera dei Fiori. Si sviluppo così il turismo inglese, russo, europeo nella nostra terra. Comunità che modellarono il nostro panorama, la nostra storia e la nostra cultura. I fiori della nostra Riviera cominciarono a raggiungere le principali città d’Europa portando ricchezza e prosperità. La Riviera dei Fiori diventava meta ambita, anche grazie al contributo di nostri illustri concittadini, penso al valente scrittore e patriota Giovanni Ruffini, che soltanto due anni prima, nel 1855, pubblicava il suo romanzo Dottor Antonio, contribuendo a rendere celebre la nostra riviera oltre confine. Quella innovativa infrastruttura, la ferrovia, da sempre simbolo di avanguardia e sviluppo, cambiava completamente le sorti della nostra terra. Scendendo a una visione piu’ locale, come non pensare alla data storica del 27 settembre 2001? Dopo anni di lavori, l’ambizioso progetto di spostare la linea ferroviaria a monte, rispetto al tracciato originale, diventava realtà. Un cambiamento epocale che liberò i nostri centri urbani dal traffico ferroviario, restituendo alle nostre città spazi connessi al mare, e creando il presupposto per la realizzazione di infrastrutture turistiche quali la pista ciclabile di Area 24, fondamentale  volano turistico, che ha permesso in questi anni di offrire una offerta turistica sempre più qualificata. Oggi, in questa memorabile giornata, stiamo aggiungendo un ulteriore tassello a questo cammino di sviluppo e innovazione. Grazie a Ferrovie dello Stato, al Ministero delle infrastrutture, Regione Liguria e Asl 1, e grazie al nuovo protocollo d’intesa e al contratto che ci accingiamo a sottoscrivere, la nostra stazione ferroviaria farà un ulteriore passo in avanti, aprendosi a un nuovo utilizzo, così nobile e importante per tutta la comunità. La firma di oggi traccia la via per una collaborazione istituzionale che porterà alla nascita della Casa di Comunità in questi locali: uno dei cinque nuovi poliambulatori che andranno a integrare il futuro e moderno sistema sociosanitario provinciale; anche in vista della realizzazione del nuovo ospedale provinciale che sorgerà a poca distanza da qui. Grazie a questa collaborazione, che oggi va a concretizzarsi, è possibile immaginare un futuro sempre più rilevante e vicino alle esigenze dei cittadini, per questi locali e questa struttura. La stazione non sarà più esclusivamente un luogo di arrivi e partenze, ma un centro servizi nevralgico, luogo dove i cittadini troveranno risposte e servizi primari come quelli sanitari".

“Con la firma di oggi andiamo ad avviare la realizzazione delle due nuove case di comunità di Taggia e Ventimiglia. Sono due punti che si aggiungono ai presidi territoriali esistenti e che rappresentano un ottimo esempio di collaborazione con Rfi, che ha concesso gratuitamente questi spazi, oltre a fornire un’ulteriore segnale dell’impegno che l’amministrazione sta ponendo su questo territorio”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in occasione della firma dei contratti d’uso gratuito per due spazi messi a disposizione da Rfi all’Asl 1 Imperiese: il primo piano della stazione ferroviaria di Arma di Taggia e l’ex deposito locomotive Eiffel a Ventimiglia, che ospiteranno due case di comunità. Sono intervenuti anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana, l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.

“Come Regione stiamo investendo moltissimo su questa zona, come dimostra l’ospedale di Bordighera che diventerà pienamente operativo il primo gennaio, o il presidio unico di Taggia che a novembre andrà in progettazione urbanistica, oppure ancora la riapertura del punto nascita di Sanremo – aggiunge Toti - Sono tutti segni concreti dello sforzo della Regione per creare una sanità sempre più vicina ai cittadini. Siamo di fronte alla sfida per il mantenimento del servizio sanitario come lo conosciamo: entro il 2026 verranno messi sul tavolo tutta una serie di strumenti, Case di comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali, strumenti che servono sostanzialmente a separare ciò che deve essere preso in carico dall’ospedale, malattie acute, emergenze, e ciò che richiede l’utilizzo di grandi tecnologie, da tutto ciò che è media e bassa complessità e che invece deve necessariamente essere diretta alla medicina del territorio. Le due Case di comunità di Taggia e Ventimiglia rappresentano operazioni che vanno nel solco di questa filosofia –conclude Toti - Si tratta di un sistema in cui dobbiamo sostanzialmente raccogliere a fattor comune tutte le prestazioni che sono oggi distribuite e che invece torneranno in un unico alveo”.

Con la firma del contratto di comodato d’uso gratuito per la realizzazione delle nuove case di comunità di Taggia e Ventimiglia, che verranno realizzate negli spazi concessi da RFI all’Asl 1 Imperiese, prende forma un progetto che ho sempre sostenuto, fin da quando ero assessore ai servizi sociali scolastici ed educativi a Ventimiglia - ha aggiunto Mabel Riolfo, consigliere regionale - era il 2019, oggi, a qualche anno di distanza, grazie all’ottimo lavoro di mediazione del viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, al sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e a Mario Conio, sindaco di Taggia, Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria delle aree, e l’Asl 1, hanno sottoscritto l’accordo. Una grande opportunità per il nostro territorio e per Taggia, che necessitano di nuove strutture che possano dare ai cittadini prestazioni sanitarie in modo gratuito”.

Il contratto siglato per la Casa di Comunità di Ventimiglia poggia le sue fondamenta sull’Accordo di Programma sottoscritto il 19 maggio 2014 tra Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Ventimiglia, Agenzia del Demanio e Gruppo FS Italiane (FS Sistemi Urbani e RFI) per la riconversione ad usi commerciali, produttivi e urbani di parte dei compendi ferroviari siti nel Comune di Ventimiglia: le aree del Parco Roja, delle stazioni ferroviarie di Ventimiglia e Bevera, del Parco Campasso e del Parco Nervia. Oggi è stato quindi posto il primo tassello di un progetto di rigenerazione urbana che investe un vasto territorio del Comune a confine con la Francia, con forti potenzialità di valorizzazione e sviluppo.

Redazione

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